Brasile, Lula si candida alle elezioni presidenziali nonostante la condanna
L'ex presidente è stato condannato in primo grado a 12 anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro ad aprile dal Tribunale federale regionale di Porto Alegre
È attesa per oggi, 4 agosto 2018, la presentazione ufficiale di Luiz Inácio Lula da Silva come candidato del Partito dei lavoratori (Pt) per le elezioni presidenziali che si terranno ad ottobre 2108.
La candidatura sarà annunciata a San Paolo: Lula sarà indicato come l’uomo migliore per “trasformare il Brasile in un luogo migliore per vivere”.
In un comunicato ufficiale, il Partito ha precisato che l’ufficializzazione della candidatura del “nostro eterno presidente” Lula avverrà nella Casa de Portugal di San Paolo.
Inoltre, il Pt ha anche convocato i militanti, invitandoli a prendere parte ad una “grande marcia” organizzata per il 15 agosto nella capitale Brasilia.
Quel giorno infatti il nome di Lula da Silva sarà iscritto ufficialmente nel registro dei candidati.
Nel comunicato si legge che “migliaia di persone in tutto il Brasile parteciperanno a questi atti perché Lula è innocente e sarà ancora una volta il nostro candidato presidenziale, affinché l’economia torni ad essere forte ed il Brasile un Paese rispettato nel mondo”.
L’ex presidente Lula è stato condannato in primo grado a 12 anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro ad aprile dal Tribunale federale regionale di Porto Alegre.
Secondo la magistratura brasiliana Lula, presidente del Brasile dal 2003 al 2011, era il capo supremo del vasto e istituzionalizzato sistema di corruzione dietro la compagnia petrolifera statale Petrobras.
Lula ha sempre proclamato la sua innocenza, affermando che la condanna è legata a ragioni politiche.
La sentenza aveva messo in discussione la possibilità dell’ex presidente di candidarsi nuovamente per le prossime elezioni, tanto che nel Partito si era iniziato a pensare a dei nomi alternativi a quello di Lula.
Sebbene la legge elettorale brasiliana impedisca ai condannati in secondo grado di ricoprire una carica pubblica, l’ex presidente sarà comunque presentato come l’esponente del Partito dei lavoratori per le prossime elezioni.
L’ultima parola spetta adesso ai giudici della Corte suprema brasiliana.