Brasile, 20 morti in un tentativo di evasione dal carcere
I carcerati, aiutati da un gruppo armato di esplosivi al di fuori dal penitenziario, sono rimasti uccisi in una sparatoria con la polizia
Almeno 20 persone sono morte nel nord del Brasile negli scontri che si sono scatenati in seguito a un tentativo di evasione di massa da un carcere. Tra le vittime ci sono 19 detenuti e una guardia carceraria.
L’episodio è avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 aprile a Santa Izabel vicino alla città di Belem, capitale dello stato di Parà.
Altre quattro guardie sono rimaste ferite, di cui una in modo serio. Non è ancora noto se e quanti detenuti sono riusciti a evadere.
I carcerati sono stati aiutati nel loro tentativo di fuga da un gruppo armato al di fuori dal penitenziario, che ha usato esplosivi per abbattere un muro dell’edificio.
L’investigatore della polizia Rodrigo Leao ha riferito che sono state sequestrate due armi d’assalto, tre pistole e due cannoni, utilizzati con ogni probabilità dal gruppo criminale che ha supportato l’azione dei detenuti.
Ma si ritiene che ci fossero armi anche all’interno del carcere.
Secondo una dichiarazione ufficiale del servizio di sicurezza dello stato di Parà, i combattimenti sono stati “selvaggi” e “intensi come in una guerra”.
Le autorità stanno ora cercando di verificare se qualcuno dei prigionieri è riuscito a fuggire.
Le carceri del Brasile ospitano più di 726mila detenuti, a fronte di una capacità di 368mila posti.
L’anno scorso 56 persone sono state uccise in una rivolta in una prigione nella città di Manaus, nella regione amazzonica del Brasile.