La Bosnia Erzegovina è il feudo del salafismo europeo
In Siria ci sono circa 300 combattenti stranieri bosniaci. Per le autorità locali i loro appelli ad agire in Europa costituirebbero una minaccia per la sicurezza
Sono circa 300 i jihadisti bosniaci in Siria, molti dei quali musulmani che si sono radicalizzati dopo essere entrati in contatto con i predicatori salafiti arrivati in Bosnia-Erzegovina durante la guerra degli anni Novanta.
In rapporto alla popolazione totale, si tratta del numero di combattenti stranieri più alto d’Europa.
A ottobre 2015 un tribunale bosniaco ha condannato quattro persone perché reclutavano e raccoglievano fondi per l’Isis in Bosnia.
(Una cartina della Bosnia Erzegovina. Fonte: Google Maps)
Per le autorità della Bosnia, il loro eventuale ritorno e le loro richieste di azione in Europa potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza.
Il salafismo è una corrente ortodossa dell’Islam. La sua forma violenta e jihadista è apparsa negli anni Ottanta contestualmente alla guerra in Afghanistan. Se è vero che tutti i jiahdisti si dicono salafiti, è anche vero che non tutti i salafiti sono jihadisti.
Il canale televisivo France 24 ha realizzato un documentario sui salafisti bosniaci, questo è il video: