Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Vi racconto la verità su Al Shabab e l’attentato a Mogadiscio”

Immagine di copertina
Credit: AFP PHOTO / Mohamed ABDIWAHAB

Maryan Ismail, portavoce della comunità somala in Italia, parla dell'ultimo attentato avvenuto a Mogadiscio il 14 ottobre, che ha causato la morte di oltre 300 persone e 350 feriti

Dopo l’attentato dello scorso 14 ottobre a Mogadiscio, che ha causato la morte di oltre 300 persone e 350 feriti, molti media hanno ricondotto l’attacco alle modalità tipiche dei miliziani di Al Shabab.

Ma secondo Maryan Ismail, portavoce della comunità somala in Italia, questa volta l’attacco non è opera dell’organizzazione terroristica che in passato ha già colpito il suo paese.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

“Al Shabab non ha subito rivendicato l’attentato come ha invece fatto per gli altri compiuti in passato”, ha detto a TPI Ismail, che è antropologa e presidente dell’Associazione Musulmani Laici. “Anche le procedure sono state diverse: si è scelta una posizione strategica, vicino al luogo dell’esplosione c’è il ministero degli Esteri e diverse ambasciate”.

“Questa bomba è il simbolo della guerra tra la Turchia e l’Arabia Saudita”, sostiene la portavoce della comunità somala in Italia. “La Somalia è in balia degli interessi della Turchia e dell’Arabia Saudita. Anche il Qatar ha forti interessi nel paese”.

Dopo che l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti hanno estromesso il Qatar dall’alleanza araba contro il terrorismo, la Somalia ha assunto una posizione neutrale decidendo di non schierarsi, diversamente da altri paesi.

“La Somalia è un satellite della Turchia”, prosegue Maryan Ismail, “Erdogan ha il controllo del paese e si prende tutte le nostre risorse. La Somalia ha una posizione strategica. Galleggiamo nel petrolio, siamo circondati dai minerali e non siamo colpiti dalla crisi idrica che sta colpendo altri paesi come l’Egitto”.

L’attentato è avvenuto tre giorni dopo l’incontro a Mogadiscio tra esponenti del Comando americano e il presidente somalo. Dopo l’incontro si sono dimessi dal governo il ministro della Difesa e il capo delle forze armate. 

Il fratello di Maryan, Yusuf Mohamed Ismail, ambasciatore somalo dell’Onu a Ginevra, fu ucciso proprio dalle milizie di Al Shabab durante l’attentato al Maka Al Mukarama Hotel, il 27 marzo del 2015. 

“Mio fratello era un politico e diplomatico somalo”, racconta la donna. “Dal 2007 si occupava di diritti umani in zone di conflitto. Stava preparando un piano nazionale per il recupero dei ragazzi che, dopo essere stati costretti ad arruolarsi con Al Shabab, abbandonavano l’organizzazione terroristica”.

“Al Shabab costringe i bambini e i ragazzi ad arruolarsi. Dà soldi alle famiglie in cambio di bambini. Alcuni di loro riescono a scappare e provano a venire in Europa, altri si piegano alla volontà dei terroristi”, prosegue Ismail. 

Secondo Maryan Ismail, molti paesi hanno interessi geopolitici in Somalia. Nel paese, ad esempio, sono state costruite diverse basi militari. Le ultime per opera del Bahrein e dalla Cina. Nel Somaliland – uno stato dell’Africa orientale non riconosciuto dalla comunità internazionale – è stata costruita una base militare del Bahrein. 

“Al Shabab ha i suoi mandanti. Nell’organizzazione terroristica ci sono anche molti foreign fighters europei, francesi, pachistani e sauditi. C’è una forte ingerenza esterna. L’organizzazione viene finanziata da tutti i paesi che ‘investono’ sul terrore, come Turchia, Qatar, Iran e Arabia Saudita. Anche Hamas e Hezbollah sostengono economicamente Al Shabab”, sostiene Maryan.

“Persino l’Eritrea sostiene Al Shabab per evitare che l’Etiopia riesca a ottenere uno sbocco sul mare”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?