Meglio la birra del latte, la provocatoria campagna Peta
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Secondo l'associazione animalista, la birra vanta numerosi benefici per la nostra salute mentre il latte è causa di gravi malattie
La birra è più salutare del latte. Un’affermazione che può far sorridere e lasciare qualcuno perplesso, ma l’associazione animalista Peta non scherza affatto: l’assunzione moderata di alcol fa bene alla salute, ma al contrario della birra non è possibile consumare “responsabilmente” il latte e i suoi derivati perché danneggiano la nostra salute e causano sofferenze inaudite ai miliardi di mucche che li producono.
Latte e latticini sono stati messi in relazione a gravi problemi di salute come malattie cardiache, obesità, diabete e cancro, ma causano anche fastidi meno gravi come l’acne o il meteorismo, afferma Peta citando la Scuola di salute pubblica di Harvard e tre riviste mediche ma nessuno studio in particolare, e potrebbero anche causare l’osteoporosi piuttosto che prevenirla come si è sempre pensato.
La birra invece, rafforza le ossa e allunga la vita: il consumo moderato riduce il rischio di attacchi cardiaci, infarti causati da trombi e decessi legati a cause cardiovascolari. Inoltre, potrebbe anche prevenire i calcoli e il diabete di tipo 2.
La bevanda alcolica più antica del mondo e, probabilmente, la più diffusa sarebbe dunque una panacea, al contrario del tanto decantato latte.
Ma la salute non è l’unica ragione per cui Peta invita a non consumare la bevanda bianca e i prodotti caseari. Altrettanto importante è evitare che la nostra alimentazioni causi sofferenze agli animali.
L’industria lattiero-casearia sottrae i vitelli alle madri causando profondo stress a entrambi e mentre i maschi sono destinati al macello, le femmine seguiranno lo stesso destino delle madri.
Perciò, per sensibilizzare il pubblico sul tema, Peta ha lanciato una campagna che decanta i benefici della birra e le terribili conseguenze dell’assunzione di latte.
L’associazione animalista ha infatti chiesto di esporre alle fermate degli autobus nei pressi della University of Wisconsin-Madison, considerata la più festaiola d’America, il manifesto qui sotto:
(l’articolo prosegue sotto l’immagine)
La verità è che non ci sono conclusioni scientifiche univoche rispetto ai benefici di un consumo moderato di alcol e nemmeno sui presunti e inevitabili danni causati dal consumo di latte e derivati.
Di conseguenza, qualcuno critica aspramente la campagna Peta in primo luogo perché poco veritiera e in secondo luogo per l’abbinamento tra slogan e località: sembrerebbe proprio che gli studenti della Madison-Wisonsin non abbiano alcun bisogno di scuse e incoraggiamenti per tuffarsi nella bevanda ambrata.