Bielorussia, la tv di Stato trasmette una “confessione forzata” del dissidente Roman Protasevich
Ieri, giovedì 3 giugno, la tv pubblica bielorussa ha trasmesso un nuovo video in cui il giornalista e oppositore Roman Protasevich riconosce le sue responsabilità e dice di voler correggere i suoi errori e di voler condurre una vita tranquilla, lontano dalla politica. Secondo l’organizzazione di tutela dei diritti umani Viasna si tratta di confessioni filmate “sotto minaccia”.
“Mi sono reso conto che molte cose per le quali Aleksandr Grigoryevich (Lukashenko, ndr) è criticato sono solo tentativi di metterlo sotto pressione e che in molte occasioni si è comportato come un uomo con palle d’acciaio”, ha dichiarato Protasevich secondo la ricostruzione di Radio Free Europe. L’oppositore ha poi espresso il suo “assoluto rispetto” per l’uomo forte al potere da 27 anni e si è detto pentito di aver invitato la popolazione a protestare contro il risultato di un voto ritenuto dall’opposizione frutto di brogli.
The interviewer, for the record, is Marat Markov, the head of the Belarusian state TV channel ONT and a former member of Lukashenko’s administration. Protasevich is also forced to say that he “unquestionably” respects Lukashenko. https://t.co/zv79HyMy9q
— Marc Bennetts (@marcbennetts1) June 3, 2021
Protasevich è stato arrestato il 23 maggio, dopo il dirottamento del volo di linea Atene-Vilnius sul quale si trovava, volo costretto ad atterrare a Minsk.
“Tutto quello che dirà Roman Protasevich sarà stato ottenuto dopo minacce, per lo meno psicologiche, e sotto la minaccia di accuse ingiuste e molto gravi”, ha detto il direttore di Viasna, Ales Beliatski, qualche ora prima della messa in onda del video. “Qualunque cosa dica ora, è pura propaganda che non ha niente di vero”, ha aggiunto.
Alla fine dell’intervista, Protasevich è scoppiato in lacrime e ha detto che sperava un giorno di sposarsi e avere dei figli. Il padre del giornalista ha detto all’agenzia di stampa Afp che lo ha addolorato guardare l’intervista. “Conosco molto bene mio figlio e credo che non direbbe mai cose del genere. Lo hanno costretto a dire ciò che era necessario”, ha detto. L’intervista di giovedì è stata la terza apparizione di Protasevich alla televisione di stato da quando è stato arrestato.