In Bielorussia per la prima volta in 20 anni l’opposizione entra in parlamento
Anna Konopatskaya del partito United Civil Party ha ottenuto uno dei 110 seggi. La maggioranza rimane al partito del presidente Alexander Lukashenko
Per la prima volta in vent’anni uno dei 110 seggi del parlamento della Bielorussia è stato vinto da un candidato dell’opposizione.
Si tratta di Anna Konopatskaya del partito United Civil Party. La maggioranza è stata ottenuta dal partito del presidente Alexander Lukashenko.
La partecipazione dell’opposizione alle elezioni è stata una concessione alle richieste occidentali per una maggiore trasparenza in Bielorussia. Supervisori dall’estero hanno inoltre partecipato al conteggio dei voti.
Il presidente Lukashenko, al potere dal 1994, ha sempre mantenuto relazioni molto strette con la Russia, ma ultimamente i rapporti sono diventati più tesi dopo l’annessione della Crimea nel 2014.
In compenso i rapporti tra l’Occidente e la Bielorussia si sono intensificati dopo il rilascio di tutti i prigionieri politici nell’ottobre del 2015, dopo la sua rielezione e dopo la decisione di ospitare i colloqui di pace a Minsk tra Ucraina e Russia.
Anche Elena Anisim, che ha collegamenti con l’opposizione, è stata eletta.
“Abbiamo fatto tutto in modo che non ci sono lamentele da parte dell’occidente. Siamo stati accondiscendenti alle loro richieste”, ha detto il presidente Lukashenko.
Le ultime elezioni parlamentari nel 2012 erano state boicottate dai due principali partiti d’opposizione. Tra i 448 candidati questa volta, 200 provenivano da partiti di opposizione.
L’Unione europea ha posto fine a cinque anni di sanzioni contro la Bielorussia nel mese di febbraio scorso.
Anche gli Stati Uniti hanno detto che renderanno più morbide alcune delle loro restrizioni nei confronti di Minsk se queste elezioni si riveleranno trasparenti.
La Bielorussia, che conta sette milioni di elettori, nell’ottobre 2015 ha tenuto le sue quinte elezioni presidenziali in 21 anni, tutte vinte da Alexander Lukashenko.