Bielorussia, l’ex avversario di Lukashenko condannato a 14 anni di carcere
Viktor Babariko, ex capo della banca Belgazprombank, è stato accusato di riciclare fondi ottenuti illegalmente e di aver ricevuto una mega tangente. Ma per la difesa dietro la condanna ci sono motivazioni politiche
L’oppositore bielorusso ed ex candidato alle presidenziali Viktor Babariko è stato condannato a 14 anni di prigione dalla Corte suprema della Bielorussia. A riportare la notizia è l’emittente russa Dozhd, che spiega che Babariko è stato accusato di riciclare fondi ottenuti illegalmente e di aver ricevuto una mega tangente.
Babariko, ex capo della banca Belgazprombank, era uno degli avversari di Aleksandr Lukashenko alle elezioni dello scorso anno e, secondo sondaggi non ufficiali, era considerato il principale rivale del dittatore bielorusso. È anche il primo degli avversari di Lukashenko alle elezioni a essere condannato.
Secondo l’accusa, aveva “creato un gruppo organizzato tra i suoi vice” per ricevere tangenti da uomini d’affari. In totale, avrebbe incassato illegalmente circa 30,5 milioni di rubli bielorussi (più di 11,5 milioni di dollari). Ma la difesa del banchiere considera il caso legato a motivazioni politiche.
Poco dopo l’annuncio della loro partecipazione alla campagna presidenziale, Babariko e suo figlio sono stati arrestati e poi messi in un centro di detenzione preventiva del KGB, l’agenzia d’intelligence nazionale della Bielorussia. La commissione elettorale non ha permesso al banchiere di partecipare alle elezioni, citando una lettera del comitato di controllo dello Stato sulle presunte attività illegali di Babariko.
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