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Bielorussia, Draghi: “Per Ue il dirottamento del volo è un atto di pirateria internazionale”

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E sul tema migranti il presidente del Consiglio commenta: "Inaccettabili le foto dei bambini morti sulla spiaggia". Altro tema al Consiglio europeo di oggi è stato il Covid: "Il green pass europeo pronto a metà giugno"

Nel corso del Consiglio Europeo di oggi, sulla Bielorussia, “è stato deprecato l’atto” del dirottamento del volo Ryanair “come inaccettabile, definendolo un atto di pirateria internazionale. A dirlo il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles. Sul tema, ha aggiunto il nostro presidente del Consiglio, “si è parlato delle sanzioni da prendere e sul fatto che si potessero prendere sanzioni che non colpissero la popolazione civile”.

“L’atto della Bielorussia è da condannare, le sanzioni sono giuste. Siamo un Continente forte”, ha aggiunto Draghi. Il gesto compiuto “è veramente inaccettabile, le sanzioni sono equilibrate e ben dirette e noi tutti abbiamo sentito il dovere di prendere le sanzioni e di condannare l’atto della Bielorussia. Quali saranno le reazioni della Russia lo vedremo – dice il presidente del Consiglio -. Siamo un continente forte, economicamente forte, non dobbiamo considerarci così deboli quando prendiamo delle decisioni fondate da un punto di vista umano”.

La vicenda

Le parole di Draghi si riferiscono al caso del volo Ryanair FR4978, proveniente da Atene a diretto a Vilnius in Lituania, che domenica 23 maggio è stato intercettato, dirottato e scortato da un caccia bielorusso MIG-29 e fatto atterrare a Minsk. L’aereo è stato dirottato quando era quasi arrivato a destinazione, a poche decine di miglia dal confine lituano. Ufficialmente le autorità sono intervenute per un allarme bomba sul volo, all’aeroporto erano schierate unità dei pompieri e dei soccorsi pronte ad intervenire ufficialmente per motivi di sicurezza. Ma una volta atterrato gli agenti hanno fatto scendere dal Boing 737 e hanno fermato uno dei passeggeri, il giornalista e oppositore al regime bielorusso, Roman Protasevich. Il 26enne era stato catalogato come “terrorista” dalle autorità bielorusse.

“A bordo eravamo tutti terrorizzati, pensavamo ci stessimo schiantando”. Lo racconta Raselle Grigoryeva, lituana 37enne, una dei passeggeri a bordo del volo Ryanair dirottato. “È stato come un tuffo improvviso, un cambio drastico di altitudine. È stato molto violento. Non ho mai provato nulla di simile su un aereo” ha riferito la donna alla tv Abc. Soltanto “dopo 15 minuti il pilota ha annunciato che saremmo atterrati a Minsk”. A quel punto qualcuno nota un uomo agitarsi: si alza in piedi, prende il suo bagaglio dalla cabina, estrae il portatile e cerca di romperlo. “Non urlava, ma si vedeva che era terrorizzato. Se il finestrino fosse stato aperto, forse avrebbe tentato di saltare fuori”. Era Roman Protasevich.

Il giovane è uno dei fondatori del principale organo di informazione indipendente del paese, Nexta, il cui canale Telegram è diventato un punto di riferimento fondamentale per la circolazione delle notizie in maniera libera. Se sarà ritenuto colpevole delle accuse a suo carico potrebbe trascorrere fino a 15 anni in carcere. I reati legati al terrorismo, però, in Bielorussia possono anche essere puniti con la pena di morte.

Draghi sui migranti: “Inaccettabili le foto dei bambini morti sulla spiaggia”

“Sul tema dell’immigrazione il nostro atteggiamento deve essere efficace ma soprattutto umano”, ha detto Draghi, per il quale “le immagini di quei bambini sono inaccettabili”. Il riferimento è alle immagini diffuse da Open Arms dalla spiaggia di Zuwara, in Libia. “I primi passi sembrano dimostrare una certa consapevolezza che occorra una risposta solidale non indifferente”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. “Stiamo pensando di avere l’aiuto dell’Europa sulla apertura di corridoi umanitari. Per ora sappiamo che saremo da soli fino al prossimo Consiglio europeo. Sta a tutti noi prepararlo bene”, osserva Draghi spiegando che la soluzione è ancora tutta da costruire. “Poi sta al Consiglio europeo trovare una soluzione efficace e solidale”.

“Deve esserci un accordo più efficace. La pura volontarietà” dei ricollocamenti dei migranti “ha dimostrato di essere abbastanza inefficace”. Il presidente del Consiglio non esclude il criterio di obbligatorietà del ricollocamento ma osserva: “Si può individuare un sottoinsieme di Paesi che si aiutano. Anche sul tema dell’asilo non si è risolto il problema. La volontà di venirci incontro c’è, perlomeno a parole”, conclude il premier, “ho avuto un sostegno anche da parte di Paesi che finora sono stati indifferenti, speriamo che si arrivi ai fatti”.

Il green pass europeo pronto a metà giugno

Il green pass sanitario europeo “sarà pronto a metà giugno”, ha affermato il presidente del Consiglio italiano in conferenza stampa, aggiungendo che “sulla questione dei brevetti” dei vaccini “si sta arrivando ad una soluzione che è quella che promette di più: prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza”. I Ventisette, nelle conclusioni del vertice, evidenziano il “miglioramento della situazione epidemiologica generale” che “consentirà una graduale riapertura delle nostre società”. Ma si dovrà “rimanere vigili per quanto riguarda l’emergere e la diffusione di varianti e agire se necessario”. “C’è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po’ dappertutto, e la campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente”, ha concluso il premier.

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