Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Stati Uniti, Beto O’Rourke si candida alle presidenziali 2020: “Pronto a battere Trump”

Immagine di copertina
Beto O'Rourke. Credit: Chip Somodevilla/Getty Images/Afp

L’ex membro del Congresso del Texas Robert Beto O’Rourke ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020.

La stella nascente dei Democratici ha fatto questo annuncio in una trasmissione televisiva: “Mi unisco alla corsa per battere il presidente repubblicano Donald Trump”.

O’Rourke, 46 anni, è il 15esimo democratico a lanciare la sua candidatura per la Casa Bianca. Nelle elezioni di metà mandato dello scorso anno, ha sfidato all’ultimo voto il repubblicano Ted Cruz per un seggio al Senato, uscendo però sconfitto.

O’Rourke ottenne comunque un ampio consenso in uno stato roccaforte dei Repubblicani come il Texas, conducendo una campagna elettorale che lo lanciò come astro nascente del partito e che ha portato alcuni a paragonarlo all’ex presidente Barack Obama.

Beto O’Rourke: chi è

Robert Francis O’Rourke, noto col diminutivo spagnolo Beto, da giovane era batterista in una band rock.

Come politico, ha iniziato a fare carriera a El Paso come consigliere municipale: la prima elezione risale al 2005.

Dopo aver fatto molto bene come politico a livello locale, nel 2012 O’Rourke è stato eletto alla Camera dei rappresentanti, per poi essere riconfermato nel 2016.

Nel 2017 ha corso contro Ted Cruz per diventare senatore del Texas, non riuscendo però a ottenere l’elezione.

Elezioni presidenziali Usa 2020 candidati | Democratici

O’Rourke non è l’unico big del partito ad avere annunciato la candidatura per le primarie. Altri candidati di spicco sono il senatore del Vermont Bernie Sanders, che aveva già corso contro Hillary Clinton nelle scorse primarie e la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren  che punta ad essere la prima donna eletta alla Casa Bianca.

Ci sono poi anche altri candidati l’ex sindaco di San Antonio (Texas) Julian Castro, di origini messicane, Tulsi Gabbard, prima indù a essere stata eletta al Congresso, la senatrice e avvocatessa Amy Klobuchar, l’ex ministra della Giustizia della California Kamala Harris, prima senatrice nera in quello stato.

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza: 38.664 morti e oltre 89mila feriti. Nyt: "L'Idf ha colpito i primi soccorritori dopo il raid a Khan Younis"
Esteri / Chi era Thomas Matthew Crooks, l’attentatore di Donald Trump | VIDEO
Esteri / Spari contro Trump a un comizio in Pennsylvania: l’ex presidente ferito all’orecchio. Ucciso l’attentatore. Una vittima tra il pubblico, due feriti gravi
Esteri / La Russia bandisce il Moscow Times: è una “organizzazione indesiderabile”
Esteri / Come sarebbe il mondo con un Trump bis
Esteri / Cosa rivelano sull’America le proteste alla Columbia University contro la guerra nella Striscia di Gaza