La protesta degli occupanti abusivi sfocia in scontri violenti a Berlino
Il bilancio è piuttosto pesante con 123 agenti rimasti feriti e 86 persone arrestate in quella che è stata definita l'azione più violenta degli ultimi 5 anni
Nella notte tra sabato e domenica 10 luglio, una marcia di protesta organizzata da un migliaio di manifestanti di sinistra a Berlino si è trasformata in atti di violenza e scontri con la polizia in assetto antisommossa.
Secondo le autorità berlinesi, sono almeno 123 gli agenti rimasti feriti nel tentativo di contenere le proteste scoppiate in seguito all’annuncio di una riqualificazione di un quartiere, occupato in prevalenza da occupanti abusivi di abitazioni, nella parte orientale della città.
Sono stati circa 3500 i manifestanti che hanno marciato per le strade del quartiere emergente di Friedricshain. Alcuni sono scesi in strada con il volto coperto e hanno iniziato a lanciare fumogeni, trasformando una marcia pacifica in tafferugli con la polizia. Nella giornata di sabato, al fine di controllare e mettere in sicurezza l’intera area, sono stati schierati 1800 agenti.
Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni sui manifestanti che avevano infranto le vetrine dei negozi i danneggiato alcune auto della polizia.
Si tratta della protesta più violenta degli ultimi cinque anni, secondo le autorità berlinesi. Almeno 86 persone sono state arrestate, la maggior parte sono manifestanti di sinistra, nemici di qualsiasi processo di gentrificazione che porterebbe a un aumento degli affitti.
Le tensioni sono aumentate a partire dal mese di giugno, da quando sono iniziati gli sfratti abusivi nel quartiere. Tutta l’area di Friedrichshain ha subito un rapido sviluppo e un rinnovamento negli ultimi anni. Molti dei residenti hanno simpatizzato con gli occupanti abusivi sfrattati. Durante la marcia di protesta alcuni non hanno disdegnato di battere cucchiai contro le pentole a sostegno degli abusivi.