Steve Bannon sta creando un’accademia sovranista in Italia per insegnare il populismo
L’ex stratega di Donald Trump, oggi reinventatosi consigliere politico di diversi governi europei, trasformerà un'abbazia italiana in una “Accademia dell’Occidente Giudaico Cristiano” per i sovranisti del 21esimo secolo. Un centro studi anti-europeista nella regione che coltiva il culto per San Benedetto, il cui cammino in quei luoghi ha da sempre segnato un fronte di apertura verso l'Europa. Siamo andati a vedere come stanno le cose
“Sono troppo giovane per morire impiccato”, esclama Benjamin Harnwell con uno tono scherzoso che lascia trapelare un accenno di disagio, mentre un centinaio di persone non invitate varca l’ingresso della Certosa di Trisulti, abbazia benedettina del Frusinate risalente al 1204.
Una manciata di minuti prima, il signor Harnwell – 43enne dal passaporto britannico, residente in Italia da otto anni – aveva interrotto le interviste con i giornalisti: stava attendendo il corteo. “Devo uscire a incontrarli”, ha detto di fronte alle telecamere. “Non li voglio umiliare”.
La comunità di Collepardo, cittadina situata a 6 chilometri da Trisulti, si è presentata davanti alla Certosa per chiedere chiarimenti: Harnwell è visto come il braccio destro in Italia di Steve Bannon, ex-stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Dopo essere stato sollevato dal suo incarico nell’agosto del 2017, Bannon si è reinventato nelle vesti di consulente politico in diversi Paesi europei, e adesso intende lanciare una “Accademia dell’Occidente Giudaico Cristiano” nel cuore di una valle devota al culto di San Benedetto, con l’auspicio che possa essere un luogo di studio per i sovranisti del 21esimo secolo.
Harnwell, nel ruolo di presidente dell’Istituto Dignitatis Humanae (Idh), ha preso in gestione la Certosa per i prossimi 19 anni attraverso un bando del MiBAC (ministero per i Beni e le attività culturali) indetto dall’allora ministro Dario Franceschini. Il contratto prevede la concessione dell’area a fronte di un pagamento di 100mila euro annui, e l’impegno affinché le attività svolte possano rivalorizzare l’immobile e i terreni circostanti.
“Insegneremo i fondamenti del populismo e del nazionalismo? Assolutamente sì”, ha riferito Bannon dalle pagine del quotidiano americano Washington Post, “ma offriremo anche un range più ampio di materiale. Seguiremo la direzione in cui secondo noi sta andando il mondo”.
Secondo la consigliera regionale Daniela Bianchi, della lista civica Zingaretti presidente, “stride immaginare che da qui parta un pensiero di chiusura verso l’Europa quando questo luogo, che fa parte del cammino di San Benedetto, è sempre stato un fronte di apertura verso l’Europa”.
Ma a chi lo accusa di promulgare idee incongruenti con la tradizione di un territorio storicamente accogliente, Harnwell risponde: “Questa abbazia ospitava i monaci Certosini. Loro sì che erano chiusi ed estremisti. Noi siamo molto più moderati nelle nostre idee”.
Tra i membri che compongono il consiglio direttivo dell’Idh figurano il cardinale Renato Raffaele Martino, definito da Harnwell come “un titano del movimento contro l’aborto”, e il vescovo americano Raymond Burke, da molti indicato come figura di spicco all’interno della fazione in Vaticano che ha rotto con Papa Francesco.
“Chi vi darà i soldi per aprire questa scuola? Chi finanzia questa fondazione?”, ha chiesto Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, tra i cittadini accorsi alla manifestazione a Trisulti il 29 dicembre.
“Non farò nessun nome se non quello già noto di Bannon”, è stata la risposta di Harnwell ogni volta che la questione è stata sollevata. “Non ho mai visto i media chiedere chi sono i finanziatori di un’associazione o di un’organizzazione non governativa”, ha affermato il presidente dell’Idh, suscitando l’incredulità dei manifestanti.
A tal proposito, il sindaco di Collepardo, Mauro Bussiglieri, ha affermato pubblicamente di non aver mai interagito con altre persone legate all’Idh all’infuori di Benjamin Harnwell, pur augurandosi riuscire a rimediare quanto prima.
Un’inchiesta de L’Espresso aveva invece rivelato chi è uno dei finanziatori della ong di Harnwell: l’ex parlamentare ciellino Luca Volontè, che con la sua fondazione chiamata Novae Terrae è stato “imputato di aver incassato oltre 2 milioni di euro dall’Azerbaijan, mascherati con una girandola di bonifici offshore”, scrive il settimanale d’inchiesta, ed era stato quindi “prosciolto dall’accusa di corruzione con una motivazione tecnica”, ovvero la sua immunità parlamentare.
“Ha finanziato solo un convegno della Dignitatis Humanae”, ha detto Harnwell a uno dei manifestanti che gli chiedeva conto dei suoi rapporti con Volontè e con l’Azerbajian. Di fronte al mistero dei finanziatori, la folla si è stretta sempre più attorno a Harnwell: “Oltre a dollari e sterline, ci sono in mezzo anche soldi russi? La questione è opaca, ci risponda”.
Prima di concludere l’incontro nel cortile antistante la chiesa di San Bartolomeo, con la voce un po’ affannata, Harnwell ha risposto: “Io non so se i soldi di Novae Terrae vengono dall’Azerbaijan, sono sicuro che non vengano dalla Russia. Per quanto ne possa sapere io”.
Quando il 30 dicembre il Corriere della Sera riferisce a Steve Bannon della protesta da parte degli abitanti del Frusinate, quest’ultimo non usa giri di parole: “Fantastico! Questo è coinvolgimento”.