Malato di leucemia, a 11 anni chiede che la sua bara sia piena di adesivi da corsa
Il piccolo Caleb, affetto da una forma di leucemia, era appassionato di motori da quando aveva due anni
Aveva un solo desiderio: che la sua piccola bara bianca fosse ricoperta degli adesivi legati al mondo delle corse. Caleb Hammond aveva 11 anni e un male incurabile. Sapeva che non ce l’avrebbe fatta e così alla mamma, prima di andarsene, ha confessato il suo piccolo grande sogno.
La madre, in un lungo post su Facebook, ha annunciato che il suo bambino non c’era più: Caleb è morto nella notte tra l’8 e il 9 settembre.
Struggenti le parole della donna che ha dato ai tanti sostenitori di Caleb la triste notizia: “Il nostro piccolo Mr se ne è andato serenamente nel sonno alle due di questa mattina, circondato dalle nostre famiglie. Ha detto che si stava preparando ad andarsene; ha aggiunto sorridendo che mi aveva sognato. Con la mia mano sul suo petto, ho sentito il suo ultimo respiro e il battito del suo cuore”.
A stringersi intorno al dolore immenso della famiglia è anche la società che organizza e gestisce molti campionati automobilistici tra Stati Uniti e Canada, la NASCAR. “Oggi corriamo in memoria di Caleb”, si legge sull’account Twitter della società.
We race on in your memory today. 🏁
Our deepest condolences go out to the friends & family of Caleb Hammond. pic.twitter.com/GS5wR3lEDB
— NASCAR (@NASCAR) 10 settembre 2018
“Le nostre più sentite condoglianze vanno agli amici e alla famiglia di Caleb Hammond”. Ma non solo, la società ha osservato un minuto di silenzio per il piccolo appassionato di motori, prima del via delle gare a Indianapolis.
Aveva due anni, Caleb, quando nasceva il suo amore per le corse. A trasmettergli la passione, lo zio Chris Playle. “Era il mio compagno di corse. Mi divertivo tanto quanto lui a guardare le corse”, ha detto Chris, segnato dalla perdita del nipotino.
Proprio l’amore smisurato per l’automobilistica aveva portato Caleb a fare quella bizzarra ma dolce richiesta. Sono state tante, tantissime le persone che sono state vicino a Caleb e ai suoi familiari, aiutando genitori e parenti ad affrontare il dolore per una tragedia immensa.
“Uno dei suoi obiettivi era essere in grado di guidare una macchina da corsa quando sarebbe diventato più grande”, ha rivelato il padre del piccolo.
Caleb soffriva di una forma di leucemia linfoblastica acuta. La malattia gli era stata diagnosticata all’età di nove anni. Nonostante il trapianto di midollo osseo di gennaio, il cancro era tornato aggressivo e impietoso e Caleb non ce l’ha fatta.