Si è suicidato il capitano-eroe dei bambini thailandesi salvati in una grotta: “Non ha retto alla pressione mediatica”
Si è suicidato il capitano-eroe dei bambini thailandesi salvati in una grotta
Si è suicidato Duangphet Phromthep, detto “Dom”, il 17enne capitano dei Wild Boars, la squadra di calcio composta da 12 bambini thailandesi e dal loro allenatore che nel 2018 erano stati salvati da un grotta allagata al confine con il Myanmar dopo essere rimasti intrappolati per più di due settimane.
La vicenda risale al 12 febbraio scorso: il giovane si è impiccato nella sua stanza del college che frequentava nel Regno Unito, il Brooke House College, a Market Harborough.
Il ragazzo si sarebbe tolto la vita a causa del clamore mediatico suscitato dalla vicenda, dalla quale è stato tratto anche un documentario in onda su Netflix dal titolo The Trapped 13: come siamo sopravvissuti.
“Dom non voleva essere sotto i riflettori. Non gli piaceva che le persone lo cercassero o che gli chiedessero della vicenda della grotta. Si lamentava del fatto che la sua privacy non venisse protetta” ha dichiarato al Times la psicologa thailandese Chiang Rai, che aveva seguito il ragazzo dopo la tragedia sfiorata.
“Non voglio essere ricordato per questo. Gli unici che meritano di essere lodati sono i soccorritori” aveva dichiarato nel 2022 lo stesso ragazzo in un’intervista. Secondo un suo compagno di squadra, Dom avrebbe sentito anche la pressione dei suoi studi in Inghilterra.