Due fratelli hanno stuprato e strangolato una bambina di 6 anni, poi la madre li ha aiutati a nascondere le prove
Una bambina di sei anni è stata violentata e strangolata da due fratelli. A nascondere il suo corpo è stata la madre dei due, che ha aiutato i figli a far sparire le prove dell’omicidio sul cadavere della piccola.
La storia drammatica arriva dall’India. La bambina era una studentessa della prima elementare della Uttar Pradesh e, il giorno in cui è scomparsa, stava giocando in strada, non sapendo di essere a qualche metro dalla casa di quelli che sarebbero stati i suoi assassini.
Loro, due ragazzini di 12 e 15 anni, hanno confessato tutto: quel giorno hanno stuprato la piccola.
Della bambina si erano perse le tracce nel pomeriggio. I genitori non appena non hanno visto la figlia tornare a casa hanno lanciato l’allarme. La polizia ha immediatamente avviato le ricerche e così è iniziata una caccia all’uomo che è andata avanti per tutta la notte.
La piccola è stata trovata solo il mercoledì successivo, in una zona molto vicina alla casa dei ragazzi, secondo quanto riferito dalla polizia ai media locali. “Gli imputati ci hanno detto che hanno attirato la bambina a casa offrendole una caramella”, ha riferito ancora la polizia.
La madre dei due bambini ha confessato di aver nascosto il corpo della bambina quando i figli le hanno rivelato di aver strangolato la piccola. Gli assassini fanno parte della casta dei “dalit”, cioè coloro che in India svolgono i lavori più umili e sono ritenuti intoccabili perché gli appartenenti alle caste superiori non si avvicinano a loro per timore di essere contagiati dalla sfortuna.
I tre sono accusati di omicidio e i due ragazzini anche di violenza sessuale su minore. Nell’ultimo periodo nell’Uttar Pradesh sono stati registrati diversi casi di stupri su minori. Uno degli ultimi episodi è stato ai danni di una ragazzina di 12 anni, violentata da sei uomini per una disputa familiare sulla costruzione di un canale.
Dopo un’accesa discussione, alcuni uomini si sono recati a casa dell’oppositore e hanno iniziato a violentare la piccola. Quando qualcuno ha cercato di intervenire, loro lo hanno picchiato.
Un recente rapporto redatto da esperti di genere dice che l’India è il posto peggiore in cui vivere se sei una donna. Il governo ha tentato di inasprire le leggi, istituendo condanne a morte e pene detentive più lunghe ma questo non è stato sufficiente a fermare gli stupri.
Su 30.000 casi di violenze nel 2016, solo un uomo su quattro è stato condannato.