Bambina di 10 anni uccisa da un’ameba mangia cervello
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Stefanía Villamizar González, ballerina di 10 anni, è morta a causa di una strana infenzione contratta dopo aver trascorso alcuni giorni a Santa Marta, città sul mar dei Caraibi in Colombia. La piccola era in vacanza con la sua famiglia e passava la maggior parte del tempo in piscina. Madre e figlia sono arrivate nella capitale della Magdalena il 18 giugno e due giorni dopo Stefanía ha presentato problemi di salute legati ad un intenso dolore all’orecchio, vomito e febbre.
Inizialmente l’episodio è stato trattato come una comune otite. Tornate a casa, il dolore si è attenuato a poco a poco. Ma il 4 luglio, la situazione è precipitata. La mamma ha spiegato che la bambina non voleva alzarsi dal letto e che la luce le provocava un intenso fastidio agli occhi. Una volta raggiunto a fatica il bagno, la piccola ha iniziato ad avere convulsioni ed è stata ricoverata in pronto soccorso. Il 26 luglio a Stefania fu diagnosticata la morte cerebrale e due giorni dopo fu dichiarata morta.
Gli esperti ritengono che la causa del decesso sia legata al Naegleria fowleri, conosciuta anche come ameba mangia-cervello, che di solito si annida nell’acqua dolce, anche se in alcuni casi la sua presenza è stata riscontrata in parchi acquatici e piscine. Uccide il 97% delle sue vittime.
Un parente della bambina ha detto ai media locali: «Condividiamo la nostra storia in modo che tutte le famiglie possano prendere le dovute precauzioni. Siamo distrutti, devastati. Stefanía era una tennista, pattinatrice e ballerina classica che sognava di diventare una ginnasta. Il direttore operativo dell’hotel dove si ritiene che Stefanía abbia contratto l’ameba si è impegnato a rafforzare gli standard di sicurezza. Al momento non si è a conoscenza di accuse penali.