Stati Uniti, padre uccide la figlia di 5 anni massacrandola di botte: non accettava che fosse autistica
Sarah Dubois-Gilbeauaveva solo cinque anni ed era autistica. Una malattia che Brandon Reynolds, suo padre, non aveva mai accettato fino in fondo.
Originario di Albuquerque, nel New Mexico, Stati Uniti, si era sempre lamentato per le condizioni della figlia. E infatti gli è bastato poco per scatenare la rabbia che si portava dentro contro quella bimba colpevole solo di essere malata.
L’ha uccisa massacrandola in casa con una scarpa, poi ha aspettato che cessasse di respirare per poi chiamare l’ambulanza. Ma ormai era troppo tardi: una scena dell’orrore aveva macchiato tutta la casa di sangue.
Questa la situazione che a scatenato il tragico atto: Sarah si rifiutava di fare i compiti e il padre ha iniziato a colpirla con una scarpa fino a quando la piccola non ha smesso di muoversi. Poi l’ha appoggiata sul pavimento del soggiorno, l’ha portata in camera e le ha applicato del ghiaccio sulla schiena.
L’ha lasciata in quello stato per ore, fino quando il suo battito cardiaco non è diventato debolissimo. Solo allora ha chiamato l’ambulanza: la bimba è stata trasportata in ospedale, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla.
A rivelare i dettagli della tragedia è stata la madre di Sarah su una pagina GoFundMe creata per raccogliere fondi per il funerale della piccola: “Brandon si è sempre rifiutato di accettare che nostra figlia fosse autistica. Non è mai stato in grado di affrontare il suo autismo”, ha scritto. E queste prove sono ora al vaglio degli investigatori.