Perché un’azienda di carta igienica brasiliana è stata accusata di razzismo
La Santher, azienda brasiliana di carta igienica, ha ripreso il nome di un movimento culturale afroamericano come slogan per promuovere i nuovi rotoli Personal VIP Black
L’azienda brasiliana Santher è stata accusata di razzismo per lo slogan “Black is Beautiful” (“nero è bello”) utilizzato nella campagna pubblicitaria per promuovere i rotoli di carta igienica nera Personal VIP Black.
Attivisti neri e opinionisti hanno criticato l’agenzia pubblicitaria della Santher per aver ripreso il nome da quello dell’omonimo movimento culturale afroamericano nato negli anni Sessanta negli Stati Uniti, i cui principi furono ripresi anche dall’attivista sudafricano anti-apartheid Steve Biko.
“Persone sono morte affinché questa espressione potesse essere rispettata fino a oggi. Altre persone continuano a morire e ‘Black is Beatiful’ è più importante e vivo che mai”, ha scritto sul suo profilo Facebook Anderson França, uno scrittore che abita a Rio de Janeiro.
La campagna promozionale ha causato sgomento anche su Twitter.
Molti utenti hanno postato tweet in cui criticano in maniera decisa la scelta della Santher di utilizzare lo slogan “Black is Beautiful”.
In Brazil #Blackisbeautiful is not a cause,now is toilet paper.Where do black lives matter? @blackpanterapro #brazilianracism #santher pic.twitter.com/rhdt0rGXmO
— Flávia Soares (@_fsvSoares) 24 ottobre 2017
A gente vê racismo em tudo ou cês são convenientemente cegos? #blackisbeautiful #personalvipblack pic.twitter.com/SEaxkoxj57
— Lip (@moreiralipe_) 23 ottobre 2017
Martedì 24 ottobre, la Santher e la Neogama, l’agenzia pubblicitaria responsabile della campagna per i rotoli di carta igienica Personal VIP Black, hanno presentato le loro scuse e hanno rimosso lo slogan dalle inserzioni.
Humberto Adami, un avvocato nero di Rio de Janeiro che guida la National Truth Commission of Black Slavery, ha detto che la pubblicità della Santher rappresenta solo l’ultimo episodio di questo tipo nel contesto del settore pubblicitario brasiliano.
“Questo tipo di pubblicità sottintende un razzismo quasi subliminale che dovrebbe essere rimosso, in quanto potrebbe addirittura rafforzarsi”, ha aggiunto Adami.
Anche se più della metà della popolazione brasiliana è nera, buona parte dei testimonial utilizzati per promuovere prodotti su tv, internet e giornali sono bianchi.