Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

Nella sua autobiografia Obama cita un solo italiano e non è un politico

Immagine di copertina

Pragmatico e lungimirante anche nei rapporti con il potere, Sergio Marchionne viene ricordato negli Stati Uniti come l’uomo che ha salvato Chrysler grazie a un’intesa con il democratico e ambientalista Barack Obama.

Per evitare un tracollo che avrebbe colpito milioni di lavoratori, l’amministrazione Obama aveva deciso di salvare il colosso dell’auto General Motors, ma stava discutendo se lasciar morire Chrysler. Alla fine l’allora presidente scelse di concedere a Chrysler i fondi necessari per emergere dalla bancarotta. Si trattava di una mossa politica, dettata più dal bisogno di evitare la crisi di un intero settore, e quindi un altro shock per l’economia, più che per una reale fiducia nella redditività a lungo termine della casa automobilistica.

Ma Marchionne riuscì a spingere Obama più in là, strappandogli un accordo che gli affidò Chrysler, senza che Fiat dovesse sborsare un centesimo, in cambio della tecnologia delle auto piccole di Fiat. Obama apprezzò l’esperienza di Marchionne definendolo un “risanatore” di aziende.

Non è un caso se proprio il manager capace di risollevare le sorti della Fiat sia stato l’unico italiano a essere citato nell’attesissima “Una terra promessa”, il primo volume di memorie presidenziali di Obama che è stato pubblicato martedì 17 novembre in tutto il mondo.

La narrazione dell’ex presidente — densa di riflessioni politiche ma anche di notazioni umane, dall’impatto della Casa Bianca sulla tenuta del matrimonio con Michelle alla nostalgia per i momenti irripetibili vissuti con Sacha e Malia adolescenti — va dall’inizio della sua carriera politica all’eliminazione di Osama bin Laden il 2 maggio 2011.

Leggi anche: Obama ne ha per tutti: Sarkozy è un “gallo nano”, Putin un “boss”;  “Entrai alla Casa Bianca e ci fu il panico”: le memorie presidenziali di Obama nel volume “Terra Promessa”

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump minaccia l’Ue: “Annullate le tariffe sul whiskey o metto dazi del 200% sui vostri alcolici”
Esteri / Putin: "Ok l'accordo per la tregua, ma deve portare a una pace duratura"
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump minaccia l’Ue: “Annullate le tariffe sul whiskey o metto dazi del 200% sui vostri alcolici”
Esteri / Putin: "Ok l'accordo per la tregua, ma deve portare a una pace duratura"
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Esteri / L'Europarlamento approva la risoluzione sul piano di riarmo europeo
Esteri / La Casa Bianca diventa uno showroom: Trump compra una Tesla per sostenere Elon Musk
Esteri / L’Ucraina accetta la proposta di cessate il fuoco degli Usa: “Ora tocca alla Russia”
Esteri / Trump contro il Canada: "Distruggerò la vostra industria dell'auto". E torna a minacciare l'annessione
Esteri / Filippine: ex presidente Rodrigo Duterte arrestato per crimini contro l’umanità
Esteri / Ucraina: Zelensky incontra una delegazione Usa in Arabia Saudita. Kiev bombarda la Russia: 1 morto a Mosca
Esteri / Canada: Mark Carney sarà il nuovo premier al posto di Justin Trudeau. Ecco chi è l'anti-Trump