Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Austria torna alle urne per le presidenziali dopo l’annullamento del voto di maggio

Immagine di copertina

Nel luglio scorso la Corte Costituzionale aveva riscontrato irregolarità e annullato la risicata vittoria del candidato ecologista Van der Bellen

Domenica 4 dicembre, oltre sei milioni di cittadini austriaci sono chiamati di nuovo al voto per eleggere il loro presidente. Una sfida che vede contrapposti il leader dell’estrema destra del Partito della Libertà (Fpe), Norbert Hofer, e l’ex capo del partito dei Verdi, Alexander Van der Bellen. 

Molti seggi sono stati aperti alle 6 di stamattina, anche se la maggior parte hanno iniziato a essere operativi dalle 7 o dalle 8 del mattino. La chiusura è prevista per le 16, tranne nelle due grandi città – Vienna e Innsbruck – che chiuderanno un’ora dopo. I primi risultati parziali cominceranno ad arrivare quindi dopo le 17. 

Il voto di oggi è una replica di quello dello scorso 22 maggio, che vide contrapposti i due avversari e che si concluse con la vittoria dell’ex professore ecologista Van de Bellen, il quale superò il candidato di estrema destra Hofer per una manciata di voti: appena 31mila, in un paese che conta 8,5 milioni di abitanti. 

Tuttavia, il risultato conseguito nel maggio scorso è stato poi annullato a causa di irregolarità ravvisate nel conteggio delle schede. La decisione è arrivata il primo luglio, quando la Corte costituzionale austriaca aveva accolto il ricorso dell’esponente di estrema destra, il quale aveva denunciato delle incongruenze nel conteggio dei 700mila voti arrivati per corrispondenza, che si erano rivelati decisivi per l’esito finale. 

“Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro stato di diritto e la nostra democrazia”, aveva dichiarato il presidente della Corte costituzionale Gehrart Holzinger prima di pronunciare la sentenza.

Le irregolarità nelle oltre 700mila schede per corrispondenza sono state ritenute sufficienti per annullare la consultazione, ma era stata riscontrata alcuna prova di brogli elettorali, aveva precisato la Corte.

Se in questo turno Hofer dovesse vincere, sarebbe il primo capo di stato europeo di estrema destra. Il candidato Fpe ha impostato la sua campagna elettorale prevalentemente su argomenti e temi contro l’immigrazione. L’esponente di estrema destra aveva definito l’accordo sui migranti dell’Unione europea con la Turchia “fatale” e aveva dichiarato di voler impedire che l’Austria potesse diventare una delle principali destinazioni per i rifugiati provenienti da Medio Oriente e Afghanistan, trasformandosi così in una “terra di immigrazione”.

Recentemente Hofer, sulla scia dell’epilogo referendario britannico culminato con la Brexit, ha sostenuto in diverse occasione di non escludere l’ipotesi di seguire le orme del Regno Unito, indicendo un referendum per lasciare l’Ue. Una sorta di Oexit (il nome tedesco dell’Austria, Oesterreich)

In una riunione di partito indetta venerdì 2 dicembre, Hofer ha sottolineato come gli avversari che lo hanno più volte accusato di voler cercare una rottura con l’Unione siano gli stessi che hanno danneggiato l’Austria. Nell’aprile scorso, il candidato di estrema destra aveva vinto il primo turno delle elezioni presidenziali battendo i candidati centristi dei partiti che avevano guidato e governato l’Austria fin dalla seconda guerra mondiale. 

Nell’ultimo anno, la campagna elettorale condotta dai due sfidanti è stata lunga e segnata da momenti di tensione tra i due avversari, tra insulti e manifesti xenofobi. Nel dibattito televisivo finale di giovedì 1 dicembre, Hofer ha definito Van der Bellen un bugiardo apostrofandolo in questa maniera ben 24 volte, secondo quanto riportato dal giornale austriaco Kurier.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi