Proteste anti lockdown a Melbourne, la polizia: “Le più violente degli ultimi 20 anni”
Migliaia di manifestanti che protestavano contro le restrizioni anti-Covid a Melbourne, in Australia, si sono scontrati con la polizia sabato 21 agosto in quella che le forze dell’ordine hanno definito “la protesta più violenta degli ultimi 20 anni”. Le immagini diffuse dall’Abc mostrano un gruppo di manifestanti che cercano di forzare un cordone di polizia nei pressi del Parlamento e alcuni di loro scontrarsi con violenza con gli agenti, che rispondono con spray al peperoncino.
Le persone sono scese in strada in tutto il Paese dopo che il governo ha annunciato il prolungamento del lockdown per limitare il contagio della variante Delta, che ha fatto registrare in questo fine settimana il più alto numero di contagi da inizio pandemia. Secondo quanto dichiarato dal capo delle forze dell’ordine Shane Patton, la polizia ha adoperato strumenti mai utilizzati prima durante le manifestazioni anti-lockdown.
Nel corso degli scontri sono stati 9 gli agenti finiti in ospedale e circa 250 i manifestanti arrestati, di cui 19 dovranno affrontare un processo in tribunale, due con l’accusa di aggressione. 200 le multe emesse dalla Polizia dello Stato di Victoria, ciascuna pari a 5.400 dollari australiani. “Quello che abbiamo visto ieri è stata probabilmente una delle proteste più violente a cui abbiamo assistito in circa 20 anni”, ha detto Patton ai reporter.
L’Australia, che ha vaccinato completamente il 25 per cento della sua popolazione, resta comunque su dati inferiori a quelli di gran parte del mondo e conta oltre 43.000 infezioni e 978 decessi dall’inizio della pandemia. La curva dei contagi è in costante aumento a partire da giugno, con l’esplosione della variante Delta. Sydney è in lockdown da due mesi, mentre Melbourne e la capitale Canberra sono entrati in lockdown questo mese.