L’attore rom che per sfamare la sua famiglia ha venduto il premio vinto a Berlino
Nazif Mujic ha rivenduto per 4mila euro l'Orso d'Argento conquistato al festival internazionale del cinema per la sua interpretazione
Nel 2013 l’attore rom Nazif Mujic aveva vinto l’Orso d’Argento al festival internazionale di Berlino per il film “Un episodio della vita di un raccoglitore di ferro”.
Una pellicola nella quale il regista bosniaco Danis Tanovic, premio Oscar nel 2002, fa rivivere l’odissea del poverissimo rom disoccupato che non ha i soldi per salvare la moglie da una setticemia – interpretata dall’attrice Senada Alimanovic – mentre i medici si rifiutano di curarla poiché non possiede la tessera sanitaria.
Una storia senza lieto fine quella di Nazir Mujic che a fine dicembre 2016 ha annunciato su Facebook di dover vendere la prestigiosa statuetta a causa dell’estrema povertà in cui versa la sua famiglia.
Dalla vendita ha ricavato solo 4mila euro offerti da Senadin Corsic, il proprietario di un bar che ha voluto aiutare lo sfortunato attore.
Prima di giungere a questa decisione, Nazif aveva provato a vendere la sua auto e altri oggetti di valore per sfamare la famiglia. “Ho dovuto vendere la statuetta – ha detto Mujic – perché i miei figli non avevano da mangiare”.
Quando ha fatto rientro nella sua natale Svatovac, presso Tuzla, ha raccontato che: “tutti volevano farsi fotografare con me e la statuetta dell’Orso, ma quando ho avuto bisogno d’aiuto non si è fatto vedere nessuno”.
Con i 4mila euro raccolti dalla vendita della statuetta, Nazif è riuscito appena a pagare le bollette elettriche e a saldare qualche altro debito accumulato in un negozio di alimentari.
Con il denaro rimasto ha poi acquistato un biglietto per partecipare alla prossima edizione del festival del cinema di Berlino e raccontare come ha vissuto la sua famiglia dopo aver ottenuto quel premio.