“La rivolta contro Lukashenko parte dalle donne: hanno sostituito gli uomini nella protesta di piazza”
“Fin quanto ci sarà Lukashenko, permarranno violenze e massacri”. Ekaterina Ziuziuk, portavoce dell’associazione “Bielorussi in Italia” commenta con noi di TPI la situazione in Bielorussia dove si inasprisce il pugno di ferro del regime di Minsk contro l’opposizione: il Consiglio di Coordinamento è stato decimato da arresti e fughe all’estero e l’ultimo membro rimasto in libertà, la premio Nobel per la Letteratura, Svetlana Alexievich, ha denunciato una tentata irruzione nel suo appartamento da parte di sconosciuti.
Ieri la giornata si è aperta con l’arresto dell’avvocato Maxime Znak, uno dei due ultimi componenti del Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa ancora in patria e in libertà: il legale è stato prelevato da uomini mascherati mentre si trovava nel suo ufficio per partecipare a una videoconferenza. È riuscito solo a inviare la parola ‘maschere’ prima di essere portato via da uomini in borghese a volto coperto. Stessa sorte è toccata all’avvocato di Maria Kolesnikova, Ilya Saley, legale anche della campagna presidenziale del banchiere Viktor Babariko prima che fosse arrestato; come per gli altri, contro di lui è stata mossa l’accusa di aver danneggiato la sicurezza nazionale. I loro uffici sono stati perquisiti, così come l’abitazione dell’oppositrice. Intanto, il sito di notizie indipendente Tut.by ha riferito che la Kolesnikova, vittima di un tentativo di espulsione dal Paese da parte delle autorità bielorusse, si trova in un centro di detenzione a Minsk. Di lei si erano perse le tracce lunedì quando uomini a volto coperto l’avevano prelevata nel centro della capitale per portarla in una destinazione sconosciuta.
“I manifestanti sono decisi ad andare fino in fondo”, afferma Ziuziuk. “Lukashenko non è la Bileorussia, è solo un dittatore, i bielorussi non sono il suo popolo. Fin quando ci sarà lui, permarranno violenza e massacri. Lukashenko ormai ha solo il potere, ma è tanto quando puoi usare le forze dell’ordine. I manifestanti sono pacifici: questa è la loro forza ma anche la loro debolezza. Anche se ci dovesse essere una guerriglia, sarebbero le forze dell’ordine ad avere la meglio. Le manifestazioni pacifiche sono l’unico metodo per portare avanti la protesta”, prosegue Ziuziuk.
Per Ekaterina Ziuziuk decisivo è stato anche il ruolo delle donne: “Hanno stupito, fino a quest’anno questa presenza massiccia e unita non si era mai vista. Le donne scese a manifestare al posto dei e per i loro uomini. Protestano contro la violenza, ma da ieri hanno iniziato ad arrestare anche le donne, fermate di peso”.
“Non so cosa succederà in futuro, ma la Bileorussia”, conclude Ziuziuk, “vorrebbe risolvere i propri problemi da sola, ci dà molto fastidio l’appoggio della Russia. Le influenze esterne vengono da lì, non dalla comunità Europea che esprime soltanto il proprio parere”.
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