L’attentatore della moschea in Nuova Zelanda fa il saluto suprematista in tribunale
Brenton Tarrant Harrison, l’uomo che ha ucciso 49 persone in due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, ha fatto il saluto dei suprematisti bianchi con il pugno alzato una volta in tribunale. L’uomo 28enne, ossessionato da una fantomatica invasione dei musulmani, è stato portato con mani e piedi legati in tribunale, dove non ha parlato.
Prima della strage il 28enne aveva pubblicato un manifesto anti-immigrati di 74 pagine, in cui si definisce un “fascista”. La strage è stata ispirata da alcuni personaggi tra cui l’italiano Luca Traini, scritti sui fucili usati nell’attentato terroristico.
Il suprematismo bianco è un movimento ideologico che si basa sull’idea che i bianchi siano superiori agli altri gruppi etnici.
Anche Anders Breivik, l’autore delle stragi di Oslo e Utøya era comparso in tribunale facendo il saluto con il pugno chiuso e il braccio destro alzato.
I media neozelandesi hanno riferito che l’uomo ha anche fatto un gesto di scherno ai fotografi presenti.
Il terrorista non aveva precedenti penali. Dal 2017 possedeva 5 armi, tra cui due semiautomatiche e due pistole.
L’uomo è stato rinviato a giudizio e il 5 aprile sarà nuovamente portato in tribunale, nel frattempo sarà in custodia cautelare. I giudici potrebbero formulare nuovi capi di accusa.
La strage in Nuova Zelanda è stato il peggior massacro mai avvenuto nel paese in tempo di pace.
La premier Jacinda Ahern ha confermato di aver ricevuto via mail la copia del “manifesto” dell’attentatore dieci minuti prima della strage.
Qui alcuni link utili per saperne di più sulla strage in Nuova Zelanda del 15 marzo 2019: