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Home » Esteri

Attentato dell’Isis a Mosca, spari ed esplosioni in una sala concerto: almeno 40 morti. Terroristi in fuga

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Almeno 40 persone sono morte e un altro centinaio sono rimaste ferite in un attentato terroristico sferrato in una sala concerto di Mosca intorno alle 19 italiane di oggi, venerdì 22 marzo 2024. L’Isis ha rivendicato l’attacco.

Cinque uomini in mimetica hanno aperto il fuoco sulla folla all’interno del Crocus City Hall, nella periferia della capitale russa. Si sono registrate anche delle esplosioni che hanno provocato un vasto incendio all’interno della struttura. Il tetto della sala concerto è crollato e un’auto imbottita di esplosivo è stata trovata nel parcheggio del centro. La Guardia nazionale russa ha riferito che il commando di attentatori è in fuga.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha invitato la comunità internazionale a condannare l’attentato, definito un “crimine mostruoso”.

L’attentato è avvenuto poco prima dell’inizio di un concerto del gruppo rock russo Picnic. La band ha pubblicato un comunicato su Instagram in cui afferma che i suoi componenti sono vivi. Il Ministero della Cultura russo ha disposto la cancellazione di tutti gli eventi di intrattenimento e di massa nel Paese.

Lo scorso 7 marzo scorso l’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca aveva avvertito di possibili attacchi terroristici entro 48 ore, specie in luoghi affollati in occasione di concerti.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che il presidente Putin “viene costantemente informato da tutti i servizi interessati su quanto sta accadendo e sulle misure adottate”: “Il presidente ha già dato tutte le istruzioni necessarie”, ha aggiunto Peskov.

Il vicepresidente del Consiglio nazionale di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato che la Russia risponderà “alla morte con la morte”: “Se fosse accertato che dietro ci sono terroristi del regime di Kiev dovranno essere tutti trovati e uccisi senza pietà. Compresi i leader dello Stato che ha commesso tali atrocità””, ha avvertito Medvedev.

Prima della rivendicazione dell’Isis, John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha affermato che “non c’è alcuna indicazione in questo momento che l’Ucraina o gli ucraini siano stati coinvolti nella sparatoria”. “Ci sono persone a Mosca e in Russia – ha aggiunto Kirby – che si oppongono al modo in cui Putin governa il Paese, ma non credo che possiamo stabilire un collegamento tra l’attacco e le motivazioni politiche”.

Mykhailo Podolyak , consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha twittato che “l’Ucraina certamente non ha nulla a che fare con le sparatorie/esplosioni nel municipio di Crocus”.

La direzione principale dell’Intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina aveva affermato, prima della rivendicazione dell’Isis, che l’attacco terroristico a Mosca è stato “una provocazione deliberata da parte del regime di Putin”.

Secondo il portavoce dell’intelligence militare di Kiev, Andriy Yusov, “si tratta di una provocazione deliberata da parte dei servizi speciali di Putin, dalla quale la comunità internazionale aveva messo in guardia”. “Il tiranno del Cremlino ha iniziato la sua carriera con questo e vuole finirla con gli stessi crimini contro i suoi stessi cittadini”, ha detto Yusov a Ukrainska Pravda.

Il portavoce per la Politica estera dell’Unione europea, Peter Stano, ha scritto su X che “l’Ue è scioccata e inorridita dalle notizie di un attacco terroristico nel municipio Crocus di Mosca” e “condanna qualsiasi attacco contro i civili” . “I nostri pensieri vanno a tutti i cittadini russi colpiti”, ha aggiunto Stano.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha fatto sapere al Tg1 che non risulta ci siano cittadini italiani coinvolti nell’attentato: “Ho parlato con il nostro incaricato d’affari a Mosca, con il consolato, e anche l’Unità di crisi è allertata”, ha detto Tajani. “I nostri connazionali che sono iscritti all’applicazione su Viaggiaresicuri hanno ricevuto un messaggio. Stiamo seguendo minuto per minuto”.

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