L’uomo accusato dell’attentato di New York del 31 ottobre si è dichiarato non colpevole
Sayfullo Saipov è stato incriminato per 22 diversi capi d'accusa. Rischia la condanna a morte
Martedì 28 novembre Sayfullo Saipov, l’uzbeko accusato di aver travolto con un furgone e ucciso otto persone a New York lo scorso 31 ottobre, si è dichiarato non colpevole di omicidio e terrorismo.
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Saipov era stato arrestato immediatamente dopo l’attentato di Manhattan di poco meno di un mese fa, il più sanguinoso avvenuto a New York dai tempi degli attacchi al World Trade Center dell’11 settembre 2001.
Il 29enne uzbeko è stato incriminato per 22 diversi capi d’accusa, tra i quali quelli di sostegno al sedicente Stato Islamico e omicidio. In caso di condanna, Saipov rischia la pena di morte, più volte chiesta anche dal presidente statunitense Donald Trump.
NYC terrorist was happy as he asked to hang ISIS flag in his hospital room. He killed 8 people, badly injured 12. SHOULD GET DEATH PENALTY!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 novembre 2017
Saipov è nato a febbraio del 1988 in Uzbekistan ed è arrivato negli Stati Uniti, in Ohio, sette anni fa per imparare l’inglese, secondo quanto riportato dal New York Times. Successivamente ha vissuto in Florida e infine a Paterson, nel New Jersey.
Saipov lavorava inoltre come autista di Uber. La società ha confermato che Saipov ha lavorato per loro, aggiungendo che l’uomo aveva passato un controllo di background. Inoltre, Saipov ha alle spalle una serie di violazioni del codice della strada.
Il sospetto attentatore avrebbe iniziato ad interessarsi alla religione dopo il trasferimento negli Stati Uniti, secondo quanto riporta Reuters.