Almeno 40 morti per un attentato dell’Isis in Afghanistan
Almeno 42 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite in un attacco kamikaze avvenuto alla sede del Tabian Media Center, in Afghanistan, dove sono collocati gli uffici dell’agenzia stampa “Sadai Afghan” (Voce afghana). L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.
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L’attacco è avvenuto intorno alle 10.30 ora locale, le 7 in Italia.
Il vice portavoce del ministero dell’Interno, Nasrat Rahimi, ha indicato che dopo l’attacco suicida contro l’agenzia di stampa Sadai Afghan, conosciuta anche come AVA News Agency, vi sono state altre due esplosioni col risultato di un bilancio di 40 morti e 30 feriti, tutti civili.
Il sedicente Stato Islamico, attraverso la sua agenzia di stampa ufficiale Amaq, ha rivendicato la responsabilità dell’attentato.
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Il ministero dell’Interno ha reso noto anche che cinque dei feriti sono in condizioni disperate. Il bilancio delle vittime è stato confermato dai responsabili dell’ospedale Istiqlal della capitale afghana.
Il Tabian Media Center è una organizzazione culturale gestita da un religioso sciita.
I talebani hanno escluso qualsiasi loro responsabilità nell’attentato.
Nasrat Rahimi ha dichiarato inoltre che “L’obiettivo dell’attacco era il centro culturale di Tabayan, dove si stata tenendo una riunione di studenti per celebrare il 38esimo anniversario dell’invasione sovietica in Afghanistan”.
Il capo della Afghan Press ha dichiarato alla Bbc che finora decine di cadaveri sono stati trasportati negli ospedali.
Nei mesi scorsi il sedicente Stato islamico ha condotto diversi attacchi contro obiettivi sciiti in varie parti del Paese. Nel mese di ottobre un doppio attentato a due moschee frequentate dalla minoranza sciita, una Kabul, l’altra nella provincia di Ghor, aveva provocato oltre 60 vittime.