Gli attentati terroristici in Europa dal 2014 a oggi
Un breve riassunto degli attacchi avvenuti in Europa da quando l'Isis ha proclamato il Califfato
Dal 2014, anno in cui l’Isis ha proclamato il Califfato islamico, si è registrato un intensificarsi dell’attività del terrorismo islamico sia dove il sedicente Stato Islamico controlla parte del territorio sia negli altri paesi, tra cui quelli europei. TPI ha elencato gli attentati che fino a oggi sono stati compiuti in Europa.
BRUXELLES, 24 MAGGIO 2014
Circa un mese prima della proclamazione del califfato, l’Isis colpisce a Bruxelles, dove un uomo, ritenuto dalle autorità il francese di origine algerina Mehdi Nemmouche, apre il fuoco di fronte al Museo Ebraico uccidendo quattro persone. Il presunto attentatore viene a Marsiglia, in Francia, nei giorni successivi all’attentato.
JOUE-LES-TOURS, 20 DICEMBRE 2014
Il 20 dicembre del 2014 Bertrand Nzohabonayo, un cittadino francese nativo del Burundi convertito all’Islam e simpatizzante di gruppi terroristi radicali, entra in una stazione di polizia a Joue-les-Tours, in Francia, gridando “Allahu Akbar” armato di coltello. Dopo aver ferito tre agenti, l’uomo viene ucciso. Secondo le autorità si tratta di un lupo solitario.
PARIGI, 7-9 GENNAIO 2015
Il 7 gennaio 2015 i fratelli Cherif e Said Kouachi, due cittadini francesi di origini algerine affiliati ad Al Qaeda nello Yemen, fanno irruzione armati nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Il giornale, noto per la sua ironia verso le religioni, era stato preso di mira dagli estremisti per alcune vignette satiriche contro l’Islam.
Nell’attacco rimangono uccise 12 persone, la maggior parte delle quali membri della redazione del settimanale.
Lo stesso giorno Amedy Coulibaly, un cittadino francese affiliato all’Isis, ferisce con un colpo di pistola un uomo in un parco di Fontenay-aux-Roses, nei pressi di Parigi. Il giorno successivo, l’uomo uccide a colpi d’arma da fuoco un’agente di polizia nel sobborgo parigino di Montrouge.
Tutti e tre gli attentatori si danno alla fuga, fino al 9 gennaio, quando i fratelli Kouachi asserragliati in uno stabilimento industriale a Dammartin-en-Goele, in Piccardia, a nordest di Parigi, vengono uccisi dalla polizia.
Contemporaneamente, Amedy Coulibaly fa irruzione nel negozio di alimentari kosher Hypercacher a Port de Vincennes, nella zona est di Parigi, uccidendo quattro persone e prendendo gli altri clienti in ostaggio. Dopo un assedio, le forze dell’ordine fanno irruzione nel negozio e uccidono l’attentatore.
NIZZA, 3 FEBBRAIO 2015
Il 3 febbraio del 2015 un uomo ferisce a coltellate tre soldati francesi di guardia a un centro culturale ebraico a Nizza.
COPENAGHEN, 14 FEBBRAIO 2015
Il 14 febbraio del 2015 Omar Abdel Hamid El-Hussein, un cittadino danese di origini palestinesi, fa irruzione armato nel locale Krudttonden, a Copenaghen, durante una conferenza che vede tra i relatori il vignettista svedese Lars Vilks, nel mirino per alcune illustrazioni satiriche sull’Islam. Nell’attacco, l’attentatore uccide tre persone e si dette alla fuga.
Poco dopo la mezzanotte, l’uomo apre nuovamente il fuoco di fronte alla Grande Sinagoga di Copenaghen, uccidendo una persona. Inseguito dalla polizia, l’attentatore viene ucciso dalle forze dell’ordine in uno scontro a fuoco in un quartiere nord ovest della capitale danese.
SAINT-QUENTIN-FALLAVIER, 26 GIUGNO 2015
Il 26 giugno del 2015, mentre l’Isis lancia una serie di attentati in diversi paesi del mondo, tra cui due in Siria a Kobane e Hasaka, uno contro un albergo nella località tunisina di Sousse e un altro contro una moschea sciita a Kuwait City, il cittadino francese di origini nordafricane Yassin Salhi decapita il capo dell’azienda presso cui lavora in una fabbrica a Saint-Quentin-Fallavier, nei pressi di Lione.
Successivamente, Salhi lascia alcune bandiere jihadiste nella fabbrica eprovoca alcune esplosioni attraverso la fuoriuscita di gas chimici dello stabilimento, che causano il ferimento di due persone. Dopo essere stato arrestato, Salhi si suicida in carcere alcuni mesi dopo.
TRENO THALYS AMSTERDAM-PARIGI, 21 AGOSTO 2015
Il 21 agosto del 2015 Ayoub El Khazzani, un marocchino conosciuto alle autorità francesi, fa irruzione armato di mitra sul treno Thalys tra Amsterdam e Parigi. L’uomo viene fermato da alcuni passeggeri e consegnato all’autorità senza fare vittime ma ferendo quattro persone. El Khazzani sostiene di aver compiuto l’irruzione a scopi di rapina e di aver trovato le armi per caso, ma secondo le autorità francesi questa versione non plausibile e considerano il gesto collegato al terrorismo islamico.
PARIGI, 13 NOVEMBRE 2015
Il 13 novembre del 2015 Parigi viene sconvolta da una serie di attentati compiuti dall’Isis che portano all’uccisione di 130 persone. Alcuni terroristi si fanno esplodere nei pressi dello Stade de France di Saint Denis, durante una partita di calcio amichevole tra la nazionale francese e quella tedesca alla presenza del presidente Francois Hollande.
Contemporaneamente, diversi commando aprono il fuoco su alcuni ristoranti nella zona ovest del centro di Parigi. Un altro gruppo armato, invece, fa irruzione nel teatro Bataclan, durante un concerto della band Eagles of Death Metal. Solo in questo luogo perdono la vita 89 persone.
Nei giorni successivi, le forze dell’ordine di Francia e Belgio realizzano diverse retate alla ricerca di persone collegate con gli attacchi di Parigi. Il 18 novembre la polizia francese assedia un covo jihadista nel sobborgo parigino di Saint-Denis, in cui rimane ucciso Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attentati di Parigi. L’attentato viene rivendicato dal sedicente stato islamico.
LONDRA, 5 DICEMBRE 2015
Il 5 dicembre 2015 un uomo accoltella tre persone nella fermata della metropolitana di Londra di Leytonstone, dopo aver gridato “questo è per la Siria”. Due persone restano ferite.
PARIGI, 7 GENNAIO 2016
Il 7 gennaio del 2016 un uomo armato di coltello si lancia contro una stazione di polizia a Parigi armato di coltello gridando “Allahu Akbar”, nel giorno dell’anniversario dell’attentato contro la redazione di Charlie Hebdo. L’uomo viene ucciso dalla polizia, che non trova addosso altre armi oltre al coltello.
BRUXELLES, 22 MARZO 2016
Il 22 marzo del 2016, quattro giorni dopo l’arresto avvenuto a Bruxelles di Salah Abdeslam, unico sopravvissuto degli autori dell’attentato di Parigi del 13 novembre, l’Isis colpisce nella capitale belga con un duplice attentato.
Durante la mattina, due uomini si fanno esplodere presso l’aeroporto di Zaventem, mentre un altro si fa saltare in aria presso la stazione della metropolitana di Maelbeek, a poche centinaia di metri dalle sedi dell’Unione europea. Nell’attentato muoiono 35 persone.
MAGNANVILLE, 13 GIUGNO 2016
Il 13 giugno del 2016 Larossi Aballa, un cittadino francese di origini marocchine, uccide con un coltello un poliziotto francese e la propria moglie nel sobborgo parigino di Magnanville. L’uomo, rimasto asserragliato sul luogo del delitto,viene poi ucciso dalle forze dell’ordine in un raid.
NIZZA, 14 LUGLIO 2016
Il 14 luglio del 2016 un uomo, Mohamed Lahouaiej Bouhalel, cittadino francese nato in Tunisia, attraversa il lungomare di Nizza a bordo di un camion alla velocità di 80 chilometri orari durante le celebrazione della festa nazionale francese in cui si ricorda la presa della Bastiglia, episodio culmine della Rivoluzione Francese.
L’uomo viene stato ucciso dalla polizia dopo aver ucciso oltre 80 persone. L’attentato viene rivendicato dal sedicente stato Islamico.
WURZBURG, 18 LUGLIO 2016
Un 17enne afghano armato di ascia sale a bordo di un treno nella città tedesca di Wurzburg, colpendo diversi passeggeri al grido di “Allahu Akbar”. L’uomo dopo aver ferito cinque persone viene ucciso dalla polizia. L’attentato viene rivendicato dal sedicente stato Islamico.
ANSBACH, 24 LUGLIO 2016
Mohammed Daleel, un rifugiato siriano di 27 anni che aveva giurato fedeltà all’Isis, fa esplodere un ordigno artigianale fuori dall’ingresso di un festival musicale ad Ansbach, in Baviera. L’attacco ferisce 15 persone e causa la morte dell’attentatore.
ROUEN, 26 LUGLIO 2016
Due uomini armati di coltello fanno irruzione durante la messa in una chiesa nella zona di Saint-Etienne-de-Rouvray, a Rouen, uccidendo il parroco e prendendo in ostaggio le persone presenti. I due uomini sono stati uccisi in un blitz delle teste di cuoio francesi. Secondo il governo francese, gli attentatori erano legati all’Isis.
La sera di lunedì 19 dicembre, un camion si lancia sulla folla del mercatino di Natale di Berlino provocando 12 morti e 56 feriti. L’attacco è avvenuto intorno alle 20.15 a Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm, vicino alla chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo, nella zona più commerciale della parte occidentale della città.
La notte di Capodanno 2017, un aggressore entra nella discoteca Reina sparando contro la folla. Il bilancio è di 39 morti e di 69 feriti. L’attentatore viene ucciso dalla polizia. Il 2 gennaio il sedicente stato Islamico rivendica l’attentato.
Un Suv travolge alcune persone davanti a Westminster, sul ponte che dal parlamento attraversa il Tamigi davanti al Big Ben. L’uomo alla guida del veicolo poi a piedi si dirige verso il parlamento. Lì aggredisce a morte con un coltello un poliziotto di guardia prima di essere ucciso a colpi di pistola da due agenti in borghese.
Nell’attentato muoiono quattro persone e altre 40 restano ferite. L’attentatore è Khalid Masood, 52 anni nato in Inghilterra e abitante a Birmingham. Sposato con tre figli, era un insegnante con precedenti penali ma mai colpevole di atti di terrorismo.
Un kamikaze, identificato come il cittadino russo Akbarzhon Jalilov nato in Kirghizistan, si fa esplodere nella metro di San Pietroburgo, la seconda città più grande della Russia. Il bilancio è di 14 morti. Domenica 16 aprile Abror Azimov ammette di essere l’organizzatore dell’attentato nella metropolitana e di aver addestrato il giovane kamikaze.
Un camion si lancia contro la folla nel pieno centro di Stoccolma, uccidendo quattro persone e ferendone altre quindici. Il camion poi si schianta contro un grande magazzino della via commerciale di Drottninggatan.
Il furgone apparteneva a una azienda di birre ed è stato rubato al suo conducente durante un giro di consegne.
MANCHESTER, 22 MAGGIO 2017
Un kamikaze si fa esplodere a Manchester al termine del concerto della cantante statunitense Ariana Grande nella Manchester Arena, causando la morte di 22 persone e il ferimento di altre 59. L’attentatore suicida si chiama Salman Abedi, 23 anni, britannico di origini libiche. Un altro attentatore viene arrestato il 23 maggio.
LONDRA, 3 GIUGNO 2017
Alle 22, ora locale, un furgone bianco investe i pedoni a London Bridge, poi tre uomini escono fuori dal veicolo e accoltellano i passanti nei pressi di Borough Market, in Borough High Street. A quel punto i tre assalgono a colpi di armi da taglio i clienti di diversi ristoranti e locali della zona. Dopodiché vengono neutralizzati dalla polizia.
Il bilancio è di otto morti e 48 feriti. Il sedicente stato Islamico rivendica l’attentato.
PARIGI, 6 GIUGNO 2017
Intorno alle 16:20 di martedì 6 giugno, un poliziotto viene colpito a martellate da un aggressore davanti alla basilica parigina di Notre Dame. L’attentatore viene ferito da colpi di arma da fuoco della polizia, rimanendo ferito al suolo. L’aggressore, Farid Ikken, un algerino di 40 anni, e il poliziotto colpito riportano solo delle ferite.
Alle 15:40, sugli Champs-Élysées, un’auto Renault Megane si lancia a forte velocità contro un furgone della Polizia che trasportava una decina di gendarmi.
L’auto investitrice prende fuoco nello scontro, senza però causare ferite ai militari del furgone. L’autista della Renault viene estratto dalla vettura ma muore poco dopo “per arresto cardiorespiratorio”.
L’uomo, 31 anni nato in Francia ma di origini tunisine, si chiamava Adan Lofti Djaziri. Aveva prestato giuramento all’Isis. Nella sua auto vengono trovate armi e migliaia di munizioni.
Poco prima delle 21:00, un trolley esplode all’interno della stazione centrale di Bruxelles, innescato da un attentatore che viene poi ucciso dalla polizia. La piccola esplosione non causa né vittime né feriti. L’autore del fallito attentato è un cittadino marocchino di 37 anni residente nel comune belga di Molenbeek.
Un poliziotto delle volanti viene ferito lievemente con una coltellata poco prima delle 13 in piazza Luigi di Savoia, davanti all’ingresso della stazione Centrale di Milano. L’attentatore è un uomo di 31 anni, che lo colpisce con una pugnalata alla schiena. Il giubbotto antiproiettile, fortunatamente, ha protetto l’agente che è rimasto ferito a una spalla in modo lieve. Il capopattuglia della volante, invece, un 49enne, rimane illeso.
L’attentatore si chiama Saidou Mamoud Diallo è un 31enne della Guinea. Ha precedenti per lesioni e resistenza ed era già stato colpito da un ordine di espulsione emesso il 4 luglio dal questore di Sondrio. Mentre viene accompagnato in Questura, Diallo urla agli agenti: “Voglio morire per Allah”.
Una persona viene uccisa e diverse altre vengono ferite dopo che un uomo armato di coltello aggredisce i clienti di un supermercato ad Amburgo, in Germania. Il 26enne reposabile del gesto è nato negli Emirati Arabi Uniti ed è un richiedente asilo che aveva già fatto domanda come rifugiato in Norvegia, in Svezia e in Spagna.
L’asilo gli era stato rifiutato in tutti e tre questi paesi, esattamente come in Germania, paese da cui non era stato rimpatriato in quanto sprovvisto di documenti.
Intorno alle ore 17 di giovedì 17 agosto, un furgone bianco di marca Fiat travolge la folla sulla Rambla di Barcellona provocando 14 morti e 130 feriti. Il guidatore, attualmente ancora ricercato, è stato descritto come un uomo armato, di almeno un metro e settanta, con una maglietta a strisce blu. Il sedicente stato Islamico rivendica l’attacco.
Verso l’una di notte del 18 agosto, la polizia catalana ferma un attacco a Cambrils, città catalana che si trova a 120 chilometri a sud di Barcelona. Cinque persone e un agente sono rimasti feriti, una donna è morta e cinque attentatori sono stati uccisi durante uno scontro a fuoco con la polizia che ha sventato il secondo attentato. I terroristi hanno cercato di fuggire a piedi dopo essere usciti dal veicolo. Ne è seguito un confitto a fuoco durante il quale gli agenti hanno sparato uccidendo i quattro presunti attentatori e ferendone un quinto, morto successivamente.
Due uomini di nazionalità marocchina hanno iniziato ad accoltellare i passanti nel centro della città finlandese di Turku, uccidendo due persone e ferendone otto prima di venire fermati dalle autorità. Le indagini sul movente sono ancora in corso, ma sono forti i sospetti che il gesto sia maturato nell’ambito radicalismo islamico, dal momento che il profilo dei due assalitori combacia sotto molti aspetti con quello di numerosi soggetti monitorati dalle forze di sicurezza locali.
Intorno alle 9 di mattina un ordigno rudimentale è esploso in un vagone della District Line alla fermata Parsons Green, nell’ovest della capitale britannica. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis, mentre le autorità sono ancora alla ricerca degli autori dell’attacco.