Un attacco hacker ha bloccato per ore internet negli Stati Uniti e in Europa
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Vittima del sabotaggio è stata Dyn, una società statunitense che gestisce domini internet, il cui malfunzionamento ha impedito l’accesso a moltissimi siti
Alcuni hacker ignoti hanno scatenato ieri venerdì 21 ottobre
un complesso attacco nei confronti di Dyn, una società statunitense che
gestisce domini internet, interrompendo in questo modo per diverse ore l’accesso
a moltissimi siti.
Gli attacchi, almeno tre a distanza di alcune ore, hanno colpito alcune delle più grandi
compagnie mondiali, tra cui Twitter, Paypal, Spotify, oltre a siti di ogni
tipologia, dal New York Times alla CNN, che facevano riferimento alla società
Dyn, dapprima impedendo l’accesso nelle aree orientali degli Stati Uniti per
poi diffondere il malfunzionamento anche in Europa.
La società Dyn ha comunicato che gli attacchi provenivano da
milioni di indirizzi internet, il che rende questa offensiva degli hacker una
delle più grandi mai viste.
Secondo la testata statunitense Politico, i gruppi di attivisti digitali Anonymous e New World si
sono dichiarati responsabili dell’assedio digitale, indicandolo come una rappresaglia
per la recente decisione del governo ecuadoriano di tagliare l’accesso a
Internet al fondatore di WikiLeaks Julian Assange.
Tuttavia, funzionari della sicurezza informatica
statunitense hanno sostenuto che la dichiarazione non va ancora presa come
veritiera, poiché le prove per determinare chi è dietro l’attacco sono ancora
scarse, ed entrambi i gruppi in passato si sono dichiarati responsabili di
attacchi che non li riguardavano.