Almeno 14 morti in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti in Messico
Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nel centro e hanno aperto il fuoco, dandosi poi alla fuga. Non è la prima volta che viene attaccato un centro riabilitativo
Un attacco armato ha avuto luogo in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti nella città di Chihuahua, nel nord del Messico, martedì 26 settembre. Almeno 14 persone sono state uccise e otto sono rimaste ferite dopo che alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nel centro Familias Unidas alle 21 ora locale (le quattro di notte in Italia) e hanno aperto il fuoco all’interno.
Secondo il giornale messicano Tiempo, che ha sede a Chihuahua, il bilancio si è poi aggravato perché altre due persone sarebbero morte in ospedale. Si arriverebbe così a 16 vittime.
Si stima che al momento dell’attacco nel centro si trovassero oltre 20 persone. Alcuni testimoni hanno detto che gli aggressori indossavano abiti in stile militare e avevano fucili d’assalto. Dei punti di controllo delle forze dell’ordine sono stati installati tutto intorno alla città, ma i responsabili non sono stati rintracciati.
La polizia ha detto che il motivo dell’attacco non è ancora chiaro, ma i centri di riabilitazione in Messico sono già stati in passato bersaglio di attacchi armati, come riporta la Bbc. Attacchi simili sono avvenuti nel 2012 nello stato di Coahuila e nel 2010 nella città di Tijuana.
I cartelli della droga prendono spesso di mira le cliniche dove sospettano che si siano rifugiati i membri di gang rivali, oppure le usano per reclutare nuovi trafficanti dopo averli minacciati.
Negli ultimi mesi nello stato di Chihuahua, che confina con gli Stati Uniti, si è registrata un’escalation di omicidi a causa delle lotte di potere tra i cartelli Juárez e Sinaloa per il controllo del mercato della droga.
Qui sotto un video diffuso dal giornale Tiempo che mostra il luogo dopo l’attacco: