Tre ragazze afghane sono state attaccate con l’acido perché volevano andare a scuola
Tre studentesse afghane sono state attaccate con l'acido da due uomini, che volevano punirle perché le ragazze stavano andando a scuola
Tre ragazze afghane, tra i 16 e i 18 anni, sono state attaccate con l’acido mentre andavano a scuola. L’attacco è avvenuto il 4 luglio, nella provincia di Herat, nell’ovest dell’Afghanistan.
Due uomini su una motocicletta si sono avvicinati al gruppo di ragazze e hanno gettato dell’acido sui loro volti. Secondo quanto riferisce la Cnn, uno dei due avrebbe detto che “questa è la punizione che vi meritate perché volete andare a scuola”.
Le ragazze sono state ricoverate all’ospedale Noor, nella città di Herat, e sono poi state portate via dalle rispettive famiglie. Due di loro erano in condizioni critiche.
La maggior parte delle donne afghane – nonostante i progressi raggiunti dopo la caduta dei taliban nel 2001– resta in una condizione di inferiorità rispetto agli uomini e soffre ancora di numerose discriminazioni e violenze.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite del 2013, solo il 12 per cento delle donne afghane è alfabetizzato. Nel Paese ci sarebbero 2,4 milioni di bambine che non vanno a scuola, secondo i dati dell‘Unicef, mentre per i maschi la cifra scende a 1,6 milioni.
— Guarda le foto: la campagna Stop Acid Attacks ha realizzato un calendario con le foto delle donne sopravvissute ad attacchi con l’acido
I casi di attacchi con l’acido sono frequenti in Afghanistan, ma non esistono statistiche ufficiali. Questo tipo di violenza inoltre non è un fenomeno limitato a un’area geografica particolare o a forme di estremismo religioso.
Gli attacchi si verificano in tutto il mondo e ogni anno circa 1.500 donne sono vittime di attacchi con l’acido, secondo i dati raccolti dall’Acid survivors trust international.
— Il salone di bellezza per le donne sfregiate con l’acido
Secondo l’organizzazione, che si occupa di aiutare le donne che sopravvivono a questo tipo di violenza, nel 2015 ci sono già stati 32 casi.