L’Isis ha attaccato un’accademia di polizia in Pakistan: almeno 59 morti
Tre miliziani armati hanno fatto irruzione nella notte e si sono fatti esplodere dopo un lungo scontro a fuoco. L'attacco è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico
Almeno 59 persone sono state uccise e 120 ferite nell’attacco suicida compiuto intorno alle 23 di lunedì 24 ottobre da un commando di tre attentatori che ha colpito un’accademia di polizia a Quetta, capoluogo della provincia pachistana sudoccidentale del Belucistan.
I miliziani hanno fatto irruzione nel centro di addestramento della polizia in piena notte, quando circa 200 tra cadetti, agenti e ufficiali stavano dormendo.
L’attacco è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico.
Alcuni cadetti sono stati presi in ostaggio dagli attentatori armati di kalashnikov durante l’attacco, che è durato circa cinque ore. La maggior parte delle vittime è morta a causa dell’attivazione dei giubbetti esplosivi di due dei tre miliziani.
“Due attentatori si sono fatti esplodere, mentre un terzo è stato ucciso da un soldato durante uno scontro a fuoco”, ha riferito Mir Safaraz Bugti, ministro dell’Interno della provincia del Belucistan.
Il gruppo in passato ha compiuto numerosi attacchi settari nella provincia, dove vive una nutrita comunità della minoranza sciita Hazara. L’attentato è il più sanguinoso che ha colpito il Pakistan da agosto, quando un’autobomba aveva ucciso circa 70 persone riunite nella camera ardente di un ospedale di Quetta.