Brasile, giudice federale ordina l’arresto di Cesare Battisti
Un giudice federale del Brasile ordina l’arresto di Cesare Battisti (qui il suo profilo) La decisione del Supremo tribunale federale ha l’obiettivo di “evitare il pericolo di fuga in vista di un’eventuale estradizione”.
L’ordine di arresto, emesso dal giudice Luiz Fux su richiesta su richiesta della Procuratrice Generale, Raquel Dodge, è “immediatamente esecutivo”.
L’Italia, tramite il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha chiesto l’estradizione dell’ex terrorista perché sconti l’ergastolo.
Il ministro dell’Interno Salvini ha commentato così la notizia su Twitter: “Un ergastolano che si gode la vita, sulle spiagge del Brasile, alla faccia delle vittime, mi fa imbestialire. Renderò grande merito al presidente Bolsonaro se aiuterà l’Italia ad avere giustizia, ‘regalando’ a Battisti un futuro nelle patrie galere”.
Il 63enne ex leader dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia per quattro omicidi, vive in Brasile dal 2010, da quando l’ex presidente Inacio Lula da Silva, nell’ultimo giorno del suo mandato, gli concesse la residenza permanente.
Ma il nuovo presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che il 13 dicembre ha ricevuto l’ambasciatore italiano, ha più volte annunciato, prima e dopo la sua vittoria elettorale, che avrebbe estradato l’ex terrorista.
Secondo quanto riferito dai media brasiliani, i legali di Battisti presenteranno ricorso contro la decisione.
Da giorni però Battisti non è in casa, secondo quanto riferito dai suoi vicini.
Cesare Battisti contro Bolsonaro
“Nessuna fuga assolutamente, in Italia possono dire quello che vogliono. Io sto andando a casa ed è tutto tranquillo”.
Con queste parole Cesare Battisti commentò, agli inizi di novembre, l’ipotesi di un suo tentativo di fuga dal Brasile dopo la vittoria di Jair Bolsonaro all ultime elezioni.
Bolsonaro ha assicurato che intende estradarlo in Italia, dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva fatto esplicita richiesta in questo senso. ”Dopo anni di chiacchiere, chiederò che ci rimandino in Italia il terrorista rosso Cesare Battisti”, aveva detto Salvini.
In riferimento ai propositi di Bolsonaro, Battisti ha commentato: “Lui può dire quello che vuole, io sono protetto dalla Corte Suprema. Le sue sono solo parole. Sono fanfaronate. Lui non può fare niente, c’è una giustizia, io per la giustizia sono protetto, è un processo giudiziario, lui non ha nulla a che vedere con questo”.
Chi è Cesare Battisti
Terrorista italiano nel periodo degli anni di piombo, scrittore, nel 1988 è stato condannato all’ergastolo per atti terroristici commessi tra il 1978 e il 1979, quando militava nel gruppo di sinistra Proletari armati per il comunismo. (Qui la sua storia)
Alcuni dei reati che sono contestati a Battisti sono già prescritti: tra questi aggressione, cospirazione e possesso di armi (1987), associazione sovversiva (1991), partecipazione a banda armata (2012) e rapina (2013). Nel 2023 cadranno in prescrizione le pene relative agli omicidi di Pierluigi Torregiani e Lino Sabbadin (entrambi del 1979) dei quali Battisti è stato riconosciuto co-organizzatore e co-ideatore.