Arrestato un hacker che forniva informazioni sul governo statunitense all’Isis
L'uomo avrebbe rubato i dati personali di 1.351 persone tra militari e funzionari di Washington, e li avrebbe inviati a un militante dello Stato islamico
Un ventenne di origine kosovara residente in Malesia è stato arrestato con l’accusa di aver rubato e poi passato all’Isis informazioni personali su agenti di sicurezza statunitensi.
Ardit Ferizi, a capo del gruppo di hacker Kosova Hacker’s Security, è entrato illegalmente nei database dell’intelligence americana da dove avrebbe attinto i dati.
Ora è incriminato per reati legati al cyber crimine e sarà estradato negli Stati Uniti per affrontare il processo a suo carico.
Secondo il dipartimento di Giustizia statunitense, l’uomo avrebbe rubato i dati personali di 1.351 militari e membri del governo americano e li avrebbe inviati al militante dell’Isis Junaid Hussain, conosciuto come Abu Hussain al-Britani, comparso in diversi video dello Stato islamico. Al-Britani avrebbe poi utilizzato le informazioni ricevute per identificare i target di futuri attacchi terroristi.
Ferizi si è trasferito in Malesia a fine estate per studiare informatica a Kuala Lampur, la capitale malese, ma i reati di cui è imputato e per i quali rischia fino a 35 anni di prigione, sarebbero stati compiuti tra giugno e agosto.
In Malesia, da gennaio 2015 a oggi, oltre 100 persone sono state arrestate perché accusate di avere legami con l’Isis.