Armi nucleari, il messaggio delle cinque potenze ufficiali: “Una guerra nucleare non si può vincere”
Armi nucleari, il messaggio delle cinque potenze ufficiali: “Una guerra nucleare non si può vincere”
“Una guerra nucleare non si può vincere e non deve mai essere combattuta”. Ad affermarlo sono state le cinque potenze atomiche riconosciute ufficialmente, Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, in una rara dichiarazione congiunta che auspica un “mondo senza armi nucleari”, in un momento di forti tensioni in Ucraina e a Taiwan.
“Crediamo fermamente che si debba prevenire l’ulteriore diffusione di tali armi”, hanno detto i cinque paesi, che sono anche i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,
alla vigilia della data in cui era prevista la conferenza per la revisione del Trattato di non proliferazione del 1968. Nel vertice, che si sarebbe dovuto tenere nel 2020 ed è stato nuovamente rimandato a causa della variante omicron, i 191 paesi firmatari avrebbero dovuto discutere degli sforzi per il disarmo dopo le polemiche sulle manovre delle potenze nucleari per rinnovare i propri arsenali.
I cinque paesi hanno ribadito il loro impegno a rispettare gli obblighi previsti dal Trattato, riaffermando che “nessuna delle nostre armi nucleari punta contro l’altra o contro qualsiasi altro Stato”. “Sottolineiamo il nostro desiderio di lavorare con tutti gli stati per creare un ambiente di sicurezza più favorevole al progresso sul disarmo con l’obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari con una sicurezza immutata per tutti”, hanno dichiarato i cinque, che hanno detto di considerare come proprie “responsabilità principali”, “evitare la guerra tra Stati nucleari e la riduzione dei rischi strategici”. “Finché continueranno a esistere” le armi nucleari, afferma il messaggio, queste “dovrebbero servire per finalità difensive, scoraggiare l’aggressione e prevenire la guerra”.
“Ci auguriamo che la nostra dichiarazione contribuisca a ridurre il livello di tensione internazionale”, ha dichiarato la Russia, che negli ultimi mesi ha ammassato truppe al confine con l’Ucraina, acuendo le tensioni con Europa e Stati Uniti.
Una dichiarazione “positiva e pesante” secondo Ma Zhaoxu, vice ministro degli Esteri della Cina, al protagonista a sua volta di una disputa con i paesi occidentali a Taiwan. Secondo Ma, il messaggio può aiutare “ad aumentare la fiducia reciproca e a sostituire la concorrenza tra le principali potenze con il coordinamento e la cooperazione”.