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“Lo uccideranno”: l’appello dei genitori del giornalista arrestato sul volo Ryanair dirottato in Bielorussia

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“Lo uccideranno”: L’appello dei genitori del giornalista arrestato sul volo Ryanair dirottato in Bielorussia

“Per favore salvatelo. Lo uccideranno lì”. È l’appello lanciato dalla madre di Raman Protasevich, il giornalista bielorusso arrestato sul volo Ryanair costretto ad atterrare domenica scorsa a Minsk, in un atto che è stato definito di “terrorismo di stato”.

“Chiedo, imploro, chiedo a tutta la comunità internazionale di salvarlo”, ha detto Natalia Protasevich ad Afp, affermando che l’arresto del figlio rappresenta un gesto di “pura vendetta”. “Hanno mandato un jet da combattimento a prendere questo giovane. È un atto di terrorismo, non credo che si possa chiamare altro. È stato preso in ostaggio”, ha detto la madre del giornalista, che l’anno scorso ha coordinato il popolare canale Telegram Nexta, molto seguito durante le proteste contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, in carica dal 1994.

“Uno dei modi in cui le nostre autorità [praticano la tortura] è non dire ai parenti dove sono tenuti i loro cari fino all’ultimo minuto”, ha detto il padre Dmitri Protasevich, un ex soldato, affermando che il suo avvocato ha tentato di vedere il giornalista senza riuscirci. “Non sappiamo ancora se è lì, quali sono le sue condizioni, come si sente”.

Protasevich è stato arrestato domenica assieme alla fidanzata Sofia Sapega dopo che il volo Ryanair su cui si trovava, diretto da Atene a Vilnius, in Lituania, è stato costretto ad atterrare a Minsk su ordine del presidente Lukashenko. Un atto di “terrorismo di stato” lo hanno definito Gitanas Nauseda, presidente della Lituania e Mateusz Morawiecki, primo ministro della Polonia, dove Protasevich si era trasferito nel 2019 a seguito delle pressioni delle autorità bielorusse e dove l’anno scorso anche i suoi genitori lo avevano seguito. Nelle ore successive, la televisione di stato bielorussa ha trasmesso un filmato in cui Protasevich “confessa” di aver organizzato proteste contro il regime. “Il video è stato chiaramente una messinscena”, ha detto ieri il padre, affermando che al figlio sembravano mancare alcuni denti e aveva lividi sul lato sinistro del viso e sul collo. “Penso che sia stato costretto. Non sono le sue parole, non è la sua intonazione”, ha aggiunto, sostenendo che anche il naso sembra essere rotto.

Ieri sera è stato pubblicato un altro video in cui anche Sapega, una cittadina russa, afferma di aver diretto un canale Telegram che ha diffuso informazioni personali su agenti di sicurezza bielorussi. “Era semplicemente al posto sbagliato nel momento sbagliato”, ha detto a Reuters la madre Anna Dudich, dicendosi sicura che la figlia “non è assolutamente colpevole di nulla”. La madre ha detto che nessuno è stato in grado di contattarla dopo il suo arresto. Sapega, una studente di diritto internazionale presso la European Humanities University di Vilnius, non era stata precedentemente accusata di aver avuto un ruolo di primo piano nelle proteste dell’anno scorso.

Lukashenko oggi ha difeso la decisione di far atterrare il volo pochi minuti prima che entrasse nello spazio aereo lituano, accusando i paesi occidentali di “cercare di interferire” negli affari interni della Bielorussia. “Dobbiamo prendere misure adeguate per proteggere il nostro paese”, ha detto al parlamento bielorusso, aggiungendo di aver agito nel rispetto della legge. Il presidente bielorusso ha dichiarato che le autorità hanno ricevuto informazioni riguardo la presenza di un ordigno a bordo del volo Ryanair dalla Svizzera. “Come abbiamo previsto, i nostri nemici dall’esterno e persino dall’interno del paese hanno cambiato i loro metodi di attacco allo Stato. Hanno oltrepassato molte linee rosse, hanno varcato i confini del buon senso e della morale umana”, ha detto, affermando che “l’Occidente è passato da una rivolta al ‘soffocamento’ della Bielorussia”.

Negli scorsi mesi migliaia di persone sono state arrestate e diverse sono state uccise nella dura risposta delle autorità alle proteste scoppiate lo scorso agosto contro il risultato del voto controverso in cui Lukashenko ottenuto il suo sesto mandato presidenziale. Gli arresti sono continuati anche nelle scorse settimane. A marzo almeno 100 persone sono state fermate dalle forze di sicurezza, nel giorno in cui il canale Nexta aveva annunciato l’inizio di una “seconda ondata” di proteste. La scorsa settimana il sito indipendente di notizie Tut.by è stato portato offline, dopo che 4 suoi giornalisti e 13 dipendenti sono stati arrestati per sospette irregolarità finanziarie.

L’arresto di Protasevich ha suscitato dure reazioni da parte dell’Unione Europea e altri paesi occidentali. Lunedì 24 maggio i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno deciso che saranno introdotte nuove sanzioni economiche contro il governo di Lukashenko, dopo quelle già approvate negli scorsi mesi, e di vietare alle compagnie aeree bielorusse di entrare nello spazio aereo europeo, invitando le compagnie aeree a evitare di sorvolare la Bielorussia. Una richiesta che nelle ultime ore è stata seguita dalle principali compagnie europee ma, secondo Flightradar24, non da Alitalia. Il servizio di tracciamento dei voli aerei riporta infatti che ieri sera il volo AZ9490 avrebbe attraversato lo spazio aereo bielorusso mentre viaggiava da Milano a Tokyo.

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