L’amministrazione Trump fa ricorso per ripristinare il muslim ban
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Il provvedimento, che bloccava l'ingresso negli Stati Uniti dei cittadini di alcuni paesi islamici, era stato bocciato dai giudici del Maryland e delle Hawaii
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di fare appello alla corte della Virginia contro la decisione di alcuni giudici del paese di bloccare il cosiddetto muslim ban, il divieto di accesso per i cittadini di alcuni paesi a maggioranza musulmana.
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L’amministrazione Trump ha cercato di dimostrare che alla base del provvedimento c’era la preoccupazione per la sicurezza nazionale e non la discriminazione religiosa che aveva invece portato i giudici a bloccarne l’applicazione.
Il 15 marzo il giudice federale Theodore Chuang del Maryland aveva impedito il bando un giorno prima della sua entrata in vigore e, prima di lui, il giudice Derrick Watson delle Hawaii si era pronunciato nello stesso senso. Si trattava comunque di una rielaborazione del testo originale che era stato già bloccato dai tribunali statunitensi.
I due giudici si erano concentrati su due parti differenti della legge. Chuang aveva bloccato l’ordine che proibiva la concessione di nuovi visti ai cittadini di Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen per tre mesi. Watson aveva invece revocato l’interdizione ai rifugiati in arrivo negli Stati Uniti.
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