Il Regno Unito riapre l’ambasciata a Teheran
Per confermare il riavvicinamento tra i due Paesi, il governo britannico ha deciso di riaprire la sua ambasciata in Iran, chiusa dal novembre del 2011
Dopo quattro anni di chiusura, il 23 agosto il Regno Unito ha riaperto l’ambasciata britannica a Teheran, capitale dell’Iran. Ha partecipato all’inaugurazione Philip Hammond, il primo ministro degli Esteri britannico che ha visitato l’Iran negli ultimi 12 anni.
Alla cerimonia d’apertura, Hammond ha detto che dall’agosto del 2013 – con la salita al potere del presidente iraniano Hassan Rouhani – i rapporti tra i due Paesi sono costantemente migliorati, come confermato del raggiungimento dell’accordo sul nucleare lo scorso 14 luglio. La riapertura delle ambasciate, secondo Hammond, segna un ulteriore passo in avanti nel processo di riavvicinamento dell’Iran alle potenze occidentali.
La sede diplomatica del Regno Unito fu chiusa nel novembre del 2011, quando fu attaccata da gruppi studenteschi rivoluzionari iraniani, che bruciarono la bandiera britannica, lanciarono sassi contro le finestre e diedero fuoco ad alcune macchine parcheggiate nei pressi dell’ambasciata.
I manifestanti protestavano contro le sanzioni che il Regno Unito impose a Teheran, in seguito al rifiuto iraniano di limitare le attività nucleari con scopi militari. Il giorno precedente l’attacco, il governo iraniano aveva deciso di chiudere la sua ambasciata a Londra.
In seguito alla riapertura di quella britannica, anche l’Iran ha deciso di riattivare la sua sede diplomatica nel Regno Unito.
Il ministro degli esteri britannico ha detto alla Bbc che rimane una reciproca mancanza di fiducia con l’Iran e restano questioni irrisolte su cui i due Paesi hanno punti di vista opposti, ma ha sottolineato che entrambi sono alla ricerca di un dialogo costruttivo e intendono lavorare sugli interessi comuni.