Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Ecco come Amazon trucca i risultati di ricerca per favorire i propri brand e schiacciare le piccole imprese

Immagine di copertina
Credit: DEMETRIUS FREEMAN/The New York Times

Numeri inequivocabili, documenti riservati, la testimonianza di un ex manager pentito: un’inchiesta indipendente di data journalism svela il sistema con cui la più grande multinazionale del mondo manipola clandestinamente i risultati di ricerca sulla sua piattaforma per favorire i propri prodotti, penalizzando così la concorrenza. Non solo: Amazon copia i prodotti più gettonati dei suoi stessi clienti e li vende con il proprio marchio. Tutti i dettagli sul sesto numero del nostro settimanale, in edicola dal 22 ottobre

Questa è la storia di come una piccola realtà no-profit newyorchese, The Markup, ha messo la più grande multinazionale al mondo con le spalle al muro. Un’inchiesta di data journalism durata un anno racconta come i Davide di oggi possono ancora mettere paura ai giganti delle Big Tech – i Golia del XXI secolo – per difendere la collettività dall’impatto della tecnologia.

Oggi le piccole imprese e le persone che vendono su Amazon si trovano di fronte a una concorrenza impossibile da battere e faticano a ottenere la visibilità necessaria per sopravvivere sulla piattaforma. Ma paradossalmente la concorrenza è proprio quella di Amazon, che offre ai propri brand e ai marchi in esclusiva vantaggi concorrenziali spropositati.

L’inchiesta condotta da The Markup ha rivelato che se un prodotto appartiene ad Amazon, o se Amazon lo detiene in esclusiva, in 7 casi su 10 apparirà tra i primi risultati di ricerca. Questi annunci non vengono segnalati in modo chiaro e visibile come “sponsorizzati” e fanno parte di un gruppo di dati che la piattaforma identifica solo come “risultati di ricerca” nel codice sorgente del sito.

JT Meng, ex brand manager di Amazon, ha riferito che l’azienda era solita assegnare ai suoi prodotti di fabbrica una posizione privilegiata…
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza, l'Unrwa: "Ci vorranno 15 anni per rimuovere le macerie nella Striscia". Media libanesi: "In settimana in Qatar riprendono i negoziati per la tregua"
Esteri / Chi era Thomas Matthew Crooks, l’attentatore di Donald Trump | VIDEO
Esteri / Spari contro Trump a un comizio in Pennsylvania: l’ex presidente ferito all’orecchio. Ucciso l’attentatore. Una vittima tra il pubblico, due feriti gravi
Esteri / La Russia bandisce il Moscow Times: è una “organizzazione indesiderabile”
Esteri / Come sarebbe il mondo con un Trump bis