Almeno 25 persone sono morte in Iraq in una serie di attacchi suicidi
Il sedicente Stato islamico, che controlla gran parte del territorio dell'Iraq settentrionale, ha rivendicato alcuni attacchi tramite la sua agenzia stampa Amaq
Almeno 25 persone sono morte il 4 aprile 2016 in Iraq, in diversi attacchi suicidi condotti contro membri delle milizie sciite e contro militari.
Il sedicente Stato islamico, che controlla gran parte del territorio dell’Iraq settentrionale e occidentale, ha rivendicato la maggior parte degli attacchi tramite la sua agenzia stampa Amaq. Più di 60 persone sono rimaste ferite.
Un’auto suicida si è fatta saltare in aria nel centro di Bassora, la città più grande dell’Iraq, uccidendo cinque persone, e un’altra ha preso di mira un convoglio della Popular Mobilization Force (PMF), una milizia sciita, uccidendo altre cinque persone a Mashahdeh, a nord di Baghdad.
Altri attentatori suicidi che indossavano cinture esplosive si sono fatti esplodere in un posto di blocco militare nel nord di Baghdad, uccidendo cinque soldati. Un altro attentato è avvenuto nella città di Nassiriya, dove quattro persone sono morte fuori da un ristorante.
Due membri delle forze di sicurezza governative sono stati uccisi da un’autobomba nella provincia di al-Anbar, ad ovest di Baghdad, e un terzo è stato ucciso a sud di Baghdad da un ordigno esplosivo.
E ancora, due persone sono state uccise da colpi di mortaio che hanno colpito il quartiere di Abu Ghraib, a ovest della capitale Baghdad.