Allarme bomba, evacuata la sede Cnn di New York. Poi la polizia autorizza il rientro
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Per un paio d'ore l'emittente costretta a trasmettere via Skype: "Siamo stati evacuati e ne sappiamo quanto voi"
Gli uffici della Cnn a New York sono stati evacuati per un allarme bomba, ma la polizia non ha trovato nessun esplosivo e i dipendenti della prestigiosa emittente televisiva sono stati autorizzati a rientrare poco dopo.
L’allarme è scattato intorno alle 22.30 di giovedì 6 dicembre 2018 (le 04.30 di venerdì 7 in Italia), quando si è improvvisamente attivato l’allarme antincendio nella sede del Time Warner Center di Manhattan.
Pochi minuti prima il 911 ha ricevuto una chiamata anonima da una persona che segnalava la presenza di cinque ordigni all’interno dell’edificio.
Per circa un un paio d’ore la Cnn è stata costretta a trasmettere via Skype: “Siamo stati evacuati e ne sappiamo quanto voi”, ha spiegato il presentatore Don Lemon.
Intorno a mezzanotte (le 6 del mattino in Italia) è arrivato il via libera della polizia a rientrare nell’edificio. “Via libera a Columbus Circle, il traffico pedonale è adesso aperto”, ha twittato la polizia.
I novanta minuti di tensione hanno ricordato un’evacuazione simile avvenuta a ottobre, dopo che nella stessa sede dell’emittente tv era stato scoperto un pacco postale contenente un ordigno esplosivo.
In quel caso a inviare il pacco, secondo le autorità, era stato Cesar Sayoc Jr, un 56enne con precedenti (Qui abbiamo pubblicato un suo profilo) che aveva compiuto la stessa azione anche contro l’ex presidente Barack Obama, l’ex first lady Hillary Clinton, l’ex vicepresidente Joe Biden, il miliardario George Soros e il ristorante Tribeca Grill dell’attore Robert De Niro. Tutti accomunati, secondo Sayoc, dall’essere oppositori del presidente statunitense Donald Trump.
Tra la Cnn e Trump è scontro aperto, in particolare, dopo che la Casa Bianca ha ritirato l’accredito stampa a Jim Acosta, giornalista dell’emittente tv protagonista di un duro battibecco con il presidente durante una conferenza stampa (qui il video).