È morto in prigione Alexey Navalny, l’oppositore russo aveva 47 anni: “Si è sentito male dopo una passeggiata”
È morto Alexey Navalny, l’oppositore russo aveva 47 anni
Alexey Navalny è morto in prigione: lo riporta l’agenzia Tass citando il servizio penitenziario federale. L’oppositore russo, che aveva 47 anni, stava scontando una pena di 19 anni. Secondo le informazioni fornite dal servizio carcerario federale Navalny “si sarebbe sentito male dopo una passeggiata”.
“Il 16 febbraio di quest’anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell’istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza” si legge nel comunicato diramato dal servizio carcerario.
“Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte”.
Tra i più noti oppositori del presidente russo Vladimir Putin, Alexey Navalny è stato il leader del partito Russia del Futuro e presidente di Coalizione Democratica.
Nell’agosto 2020 è stato ricoverato in gravi condizioni per avvelenamento. Dopo numerose condanne, l’ultima delle quali a 19 anni di carcere, per motivi politici, Navalny di recente era stato trasferito nella colonia penale IK-3, a Charp, nel circondario autonomo Jamalo-Nenec, oltre il circolo polare artico, in condizioni di completo isolamento e nella quasi totale impossibilità di comunicare con lui.