L’esercito siriano ha accerchiato alcuni quartieri di Aleppo controllati dai ribelli
Fonti locali hanno riferito che le forze fedeli al presidente siriano hanno tagliato l'ultima via di rifornimento. Al momento sono 300mila i civili sotto assedio
Domenica 17 luglio, l’esercito siriano ha accerchiato completamente la parte settentrionale del centro di Aleppo, controllata dalle forze dell’opposizione.
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione con sede a Londra ma con una fitta rete di fonti sul campo, le forze fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad hanno preso il controllo dell’intera area intorno all’arteria stradale nota come “Castello Road”, che collega il centro di Aleppo con la parte settentrionale della provincia sino al confine con la Turchia.
L’accerchiamento di Aleppo è un momento significativo in una guerra che dura ormai da cinque anni e ha provocato finora oltre 250mila morti. L’azione in corso rientra nel quadro di una lunga offensiva da parte delle forze di Assad per riprendere il controllo su Aleppo, seconda città del paese, in parte conquistata dai ribelli nel 2012.
Circa 300mila persone hanno vissuto sotto lo stretto controllo dei ribelli nella zona orientale di Aleppo, e per mesi la loro unica via di salvezza e di rifornimento è stata proprio quella strada al momento tagliata dalle forze filo-governative che avanzano.
Sedici combattenti ribelli sono stati uccisi negli scontri verificatisi nelle aree sotto assedio e nei distretti vicini. Lo hanno reso noto i media di stato siriani. Ma non sono state fornite cifre sulle perdite umane tra le forze governative.
I combattimenti sono continuati per tutto il giorno e un gruppo ribelle, Jaysh al-Nasr, ha detto che i miliziani hanno tentanto di riconquistare parte del territorio. Ma un altro comandante dei ribelli ha dichiarato che il governo di Damasco ha lanciato un’offensiva, usando l’artiglieria pesante, aerei e carri armati, e abbia tagliato l’ultima di via rifornimento dei ribelli iniziando così un assedio totale di Aleppo.
“Siamo sotto assedio e non ci sono tunnel o altre riserve strategiche che durano a lungo. Basteranno solo per due o tre mesi per sfamare 300mila persone”, ha dichiarato un comandante che ha voluto mantenere l’anonimato contattato dal’agenzia di stampa Reuters.