Ahmadinejad si è candidato di nuovo alle elezioni presidenziali in Iran
L'ex presidente ha deciso di presentarsi alla tornata elettorale del 19 maggio nonostante l'ayatollah Khamenei avesse espresso dubbi sulla sua ricandidatura
L’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad parteciperà alle elezioni presidenziali del 19 maggio 2017 in Iran. Contro la sua candidatura si era espresso il leader supremo Ali Khamenei.
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La decisione è arrivata a sorpresa e potrebbe mettere in difficoltà il favorito Hassan Rouhani che, con la sua politica moderata, ha avviato il confronto con le altre potenze internazionali sulle armi nucleari.
L’ayatollah Khamenei aveva riferito di aver sconsigliato ad Ahmadinejad di ricandidarsi: “Non gli ho detto di non partecipare, gli ho detto che non gli raccomanderei di farlo”. Affermazioni, queste, considerate dall’ex presidente come un semplice consiglio.
In un primo momento Ahmadinejad non aveva considerato la corsa presidenziale e aveva appoggiato pubblicamente il candidato Hamid Baghaei. Dal punto di vista legale, però, Ahmadinejad può di fatto candidarsi poiché sono passati 4 anni dal suo secondo e ultimo mandato, conclusosi nel 2013.
La sua amministrazione non aveva reso facili i rapporti con il resto del mondo che più volte aveva espresso preoccupazione per il programma nucleare di Teheran.
Domenica 9 aprile un’altra candidatura aveva suscitato stupore: Ebrahim Raisi, un religioso conservatore vicino a Khamenei aveva annunciato la sua registrazione nella lista dei candidati. In realtà la sua figura era stata considerata dai commentatori come la naturale successione di Khamenei.
Le candidature dovranno ora passare al vaglio del Consiglio dei Guardiani che negli anni ha avuto il controverso ruolo di bloccare diversi candidati progressisti e riformatori.
In occasione delle elezioni presidenziali del 2009 Khamenei aveva appoggiato Ahmadinejad anche se successivamente il rapporto tra i due si è incrinato a causa di un contrasto legato alla gestione del potere.
I candidati attualmente registrati per la tornata elettorale di maggio sono 120. I risultati delle elezioni potrebbero rivelare l’opinione del popolo iraniano sull’accordo raggiunto dal paese con le potenze mondiali sulle armi nucleari che voleva allentare la pressione delle sanzioni internazionali sull’economia del paese.
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