Immigrazione, Libia, emergenze: come e quanto si parla di Africa nei media italiani secondo il rapporto di Amref
La ricerca condotta dall'Osservatorio di Pavia per Amref mostra che l'Africa è assente dai media italiani: ne parla solo il 2,4 per cento delle notizie del Tg, e in prima pagina ci va solo per le crisi
L’Africa nei media italiani: il rapporto Amref
Quale e quanta Africa vediamo attraverso i media italiani?
La risposta la dà il rapporto “L’Africa Mediata” di Amref Health Africa-Italia.
La ricerca – relativa a tv, stampa, social e fiction, nel primo semestre 2019 – è stata condotta dall’Osservatorio di Pavia, che si è concentrato su 50 episodi di serie televisive, 65 programmi di informazione di 7 reti generaliste, 80mila notizie monitorate sui telegiornali di 9 reti televisive, 800 notizie di prima pagina analizzate su 6 quotidiani nazionali, 21,6 mila post Facebook e 54mila tweet di 8 testate giornalistiche, con l’obiettivo di comprendere quanto e come i media italiani rappresentano il continente africano.
Presentato a Roma il 23 ottobre, alla vigilia della Giornata mondiale dell’informazione sullo sviluppo istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu, la ricerca mostra che nei primi sei mesi del 2019 l’Africa risulta quantitativamente poco presente nei media italiani.
Rapporto Amref: come e quanto si parla di Africa nei TG italiani
Nei telegiornali delle nove reti prese in esame, in prima serata, la copertura dell’Africa raggiunge il 2,4 per cento.
Ampliando lo sguardo all’Africa e agli africani in Italia (l’Africa “qui”), il dato cresce sensibilmente: al 2,4 per cento di notizie sul continente si aggiunge e contrappone un 10 per cento di notizie sull’Africa in Italia. Eppure escludendo il tema immigrazione, l’Africa rimane poco visibile nei media.
Rapporto Amref: l’Africa sui quotidiani italiani
Per quanto riguarda i quotidiani, nelle prime pagine l’Africa appare con 22 titoli al mese.
Più di 8 articoli su 10 riguardano eventi e protagonisti di flussi migratori e fatti di cronaca (l’Africa in Italia).
Nei programmi d’informazione, tra i 2290 riferimenti all’Africa, il 76 per cento è riconducibile all’Africa in Italia, il 24 per cento all’Africa lontana da noi.
Prevalgono le news su Nord Africa e sulla Libia, che si aggiudica una sorta di primato tra i Paesi africani di cui si parla in Italia.
Rapporto Amref: l’Africa nei programmi televisivi
Nei 65 programmi d’informazione e infotainment analizzati, quasi la metà (il 44 per cento) delle 538 notizie sul continente africano, si riferisce alla Libia.
Il conflitto nel Paese nordafricano, unito al tragico incidente aereo dell’Ethiopian airlines, in cui hanno perso la vita 3 cooperanti italiani, porta tra marzo e aprile a un picco di visibilità dell’Africa nei tg: compare 100 volte a gennaio, 30 a febbraio, 167 a marzo 259 in aprile.
Gli ingredienti più usati dai generi televisivi nella narrazione dell’Africa sono essenzialmente “l’afropessimismo” nelle rubriche informative, il folklore esotico nei documentari naturalistici, l’eurocentrismo e il distacco nei talk show.
A parlare di Africa sono rappresentanti politici e istituzionali italiani. Nei programmi tv il tema al primo posto è guerra/conflitti (29 per cento), seguono diritti umani, questioni di genere, rapimenti (19 per cento) e ambiente, cultura, turismo al 17 per cento.
Rapporto Amref: l’Africa nelle fiction
Lo spaccato sulla fiction, nei 30 episodi che hanno rappresentato l’Africa e gli africani, vede su 304 personaggi analizzati, una prevalenza di quelli occidentali (72 per cento).
Gli africani sono più di rado tra i protagonisti, con un minore approfondimento psicologico. Anche il “livello culturale” appare decisamente più elevato per i personaggi occidentali: il 26 per cento dei bianchi appartengono a professioni intellettuali superiori, gli africani il 17,4 per cento.
Nella figura di operai: 0,5 oer cento occidentali e 5,8 per cento africani. I temi maggiormente trattati sono razzismo (37 per cento), inclusione (33 per cento) diritti umani (30 per cento) e migrazione (23 per cento).
Rapporto Amref: come e quanto si parla di Africa sui social
Sui social l’indagine si è concentrata nei mesi di maggio e giugno, sulle pagine pubbliche di Facebook e Twitter delle principali testate giornalistiche.
Sui 21.610 post/articoli osservati su Facebook, l’1,4 per cento si concentra sull’Africa, mentre il 4,1 per cento su immigrazione.
Su oltre 54 mila tweet analizzati sul social le percentuali sono diverse (0,9 per cento e 2,9 per cento) ma resta il primato dell’immigrazione sugli altri temi nei post che parlano del continente.
Sui social l’Africa desta scarso interesse, che si capovolge quando l’utente percepisce delle conseguenze “a casa nostra”.
Rapporto Amref: l’Africa nei media italiani
“Esiste uno spazio per stringere un patto di lealtà con gli organi di informazione ed intrattenimento, per restituire all’Africa una narrazione libera da cliché e pregiudizi?” domanda Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa in Italia nel corso della presentazione del dossier il 22 ottobre a Roma.
“Se, come un incrocio di analisi dimostra, il clima di diffidenza nei confronti delle Ong ha visto una diminuzione nei tg della voce volontariato, non profit e solidarietà, relativa alle attività e agli interventi umanitari, è ora di iniettare nuove dosi di fiducia”.
“Lo si può fare raccontando, per esempio, anche le opportunità che l’Africa può offrire. Oppure, come il report ricorda, anche prendere spunto dai consigli redatti da Amref e Carta di Roma, nel Decalogo per una corretta informazione sull’Africa”, afferma Mucucci.
“Non aiutateci per carità è il nostro claim. Vogliamo rivolgerlo oggi non solo ai donatori, ma anche ai media. Non aiutarci per carità significa aiutarci a restituire un’immagine dell’Africa che non sia solo migrazione, solo dramma. Spingere quel 2,4 per cento di racconto “dell’Africa là” un po’ oltre, per avvicinare ciò che è solo a pochi chilometri da noi, dall’altra parte del mare. Quel continente che in fondo molti italiani amano”, conclude il direttore di Amref.
L’evento di presentazione, moderato da Massimo Bernardini, giornalista e conduttore di Tv Talk, ha visto la partecipazione di Paola Barretta dell’Osservatorio di Pavia, di Lucia Duraccio, Caporedattore Esteri Tg1, dell’attrice Esther Elisha, dell’attivista Sonny Olumati, di Maria Cuffaro, Tg3 Mondo, di Laura Pertici, Caporedattrice centrale la Repubblica, di Eddie Settembrini, autore di Lercio, del direttore di Avvenire Marco Tarquinio e di Giacono Ciarrapico, autore di Boris.