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Afghanistan, ultime notizie. Biden: “È l’evacuazione più difficile della storia, non posso garantire l’esito”. L’allarme dell’Unhcr: “I profughi rischiano di non avere vie d’uscita”. I talebani guardano alla Cina: “Ruolo importante”. Erdogan apre al regime e avverte l’Ue: “Non saremo il vostro deposito di migranti”

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L’AFGHANISTAN TORNA AI TALEBANI: COSA STA SUCCEDENDO | NEWS 20 AGOSTO 2021

L’Afghanistan è tornato nelle mani dei talebani dopo 20 anni di occupazione da parte degli Stati Uniti e dei Paesi alleati. Il gruppo fondamentalista islamico, che nel 2001 dava rifugio ai terroristi di Al Qaeda, cerca oggi di accreditarsi alla comunità internazionale come interlocutore responsabile e più aperto sul fronte dei diritti, ma dall’Afghanistan arrivano già notizie di discriminazioni di donne e manifestazioni di protesta sedate col fuoco. Circa 18mila persone sono riuscite a lasciare il Paese da domenica, ma sono ancora in migliaia all’aeroporto di Kabul coloro che, disperati, sperano di riuscire a espatriare per scampare alla restaurazione del regime. La situazione all’esterno dello scalo resta di alta tensione.

I ministri degli Esteri del G7 hanno chiesto ai talebani di “garantire un passaggio sicuro ai cittadini stranieri e agli afghani che vogliono partire”. E mentre in Italia fanno discutere le parole dell’ex premier Giuseppe Conte (“i talebani stanno mostrando un atteggiamento distensivo, serve un dialogo serrato”), negli Stati Uniti il presidente Joe Biden spiega di “non credere” alla nuova immagine che i cosiddetti studenti coranici stanno cercando di dare di sé. Il leader turco, Recep Tayyip Erdogan, da parte sua sostiene che sia necessario dialogare coi talebani e avverte l’Ue: “Non saremo il vostro deposito di migranti”. I talebani, intanto, guardano alla Cina: “Ha un ruolo importante per l’Afghanistan” [Leggi l’analisi di Giampiero Gramaglia: L’Occidente scappa, i talebani esultano. Ma in Afghanistan sta arrivando la Cina].

AFGHANISTAN, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI IN DIRETTA

Ore 20.00 – Il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden – “Sono 13 mila le persone evacuate dall’inizio delle operazioni in Afghanistan. Tra questi anche 204 giornalisti”, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato durante il suo discorso alla nazione che “è una missione pericolosa, ma mobiliterò tutte le forze necessarie. Rispetteremo i nostri impegni”. “Siamo in contatto con i talebani per garantire un passaggio sicuro verso l’aeroporto di Kabul”; ha continuato.

Ore 17.00 – Il capo della polizia giustiziato dai talebani – Il comandante della polizia della provincia di Badghis, a nordest di Herat, Hajji Mohammed Achaksai è stato giustiziato da un gruppo di talebani. In un video che circola sui social si vede l’uomo in ginocchio ammanettato e bendato, poi giustiziato con una raffica di proiettili. Hajji Mohammed Achaksai era stato catturato dopo che i talebani avevano conquistato l’area la scorsa settimana.

Ore 15,45 – Aeroporto Kabul, spari per disperdere la folla – I soldati afgani hanno sparato in aria per allontanare la folla radunata all’ingresso dell’aeroporto di Kabul, mentre le truppe americane si schieravano davanti a un cancello. Gli Stati Uniti stanno lottando di accelerare il ritmo delle evacuazioni.

Ore 13,40 – Fonte afghana: i talebani hanno un accordo con gli Usa per “non fare nulla” fino al 31 agosto – I talebani non hanno intenzione di prendere decisioni o annunci sul prossimo governo fino a dopo il ritiro degli Stati Uniti, il prossimo 31 agosto. Lo riferisce in via anonima all’emittente araba Al Jazeera un funzionario afghano vicino ai colloqui con il gruppo fondamentalista islamico. Secondo la fonte, il negoziatore capo talebano, Anas Haqqani, ha detto ai suoi ex interlocutori governativi che il gruppo ha un accordo con gli Stati Uniti “per non fare nulla” fino a dopo il ritiro definitivo”.

Ore 12,50 – Aeroporto di Kabul, cittadino tedesco ferito da uno sparo – Un civile tedesco è stato colpito da un proiettile mentre si recava all’aeroporto di Kabul: l’uomo non è in pericolo di vita e sarà presto trasferito fuori dal Paese. Lo riferisce una portavoce del governo tedesco.

Ore 12,00 – “I talebani hanno distrutto le antenne di comunicazione: non ho più notizie dei miei genitori”: il racconto a TPI di una profuga afghana in Italia.

Ore 11,20 – Turchia ha evacuato in segreto funzionari governativi afghani – La Turchia ha evacuato lunedì scorso da Kabul almeno 40 alti funzionari governativi afghani, nascosti in un volo di rimpatrio di cittadini turchi della Turkish Airlines, atterrato a Istanbul con 324 passeggeri a bordo. Tra questi, il secondo vicepresidente Sarwar Danish, il ministro degli Esteri Mohammad Hanif Atmar e il capo della Direzione nazionale di sicurezza, Ahmad Zia Sraj, oltre a tre altri ex ministri e diversi deputati. La notizia è stata diffusa oggi sui media locali, dopo che i funzionari evacuati sono stati messi in sicurezza.

Ore 11,00 – Unhcr: “Gli afghani rischiano di non avere vie d’uscita” – L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) riferisce che la maggior parte degli afghani non è in grado di lasciare la propria patria e che coloro che potrebbero essere in pericolo “non hanno una via d’uscita chiara”. La portavoce dell’Unhcr, Shabia Mantoo, ha ribadito la sua richiesta ai Paesi vicini di mantenere aperti i loro confini per consentire alle persone di chiedere asilo alla luce di quella che ha definito la “crisi in evoluzione”. “L’Unhcr rimane preoccupato per il rischio di violazioni dei diritti umani contro i civili in questo contesto in evoluzione, comprese donne e ragazze”, ha detto a Ginevra durante un briefing.

Ore 10,30 – Gli Usa finora hanno evacuato 9mila persone – Nella giornata di ieri, giovedì 19 agosto, gli Stati Uniti hanno evacuato circa 3mila persone dall’aeroporto di Kabul a bordo di sedici voli C-17. Lo afferma un funzionario della Casa Bianca, aggiungendo che quasi 350 erano cittadini statunitensi. “Ulteriori sfollati includono familiari di cittadini statunitensi, richiedenti un visto speciale per immigrati e le loro famiglie e afghani vulnerabili”, ha detto il funzionario, per un totale di circa 9.000 evacuati dai militari dal 14 agosto.

Ore 09,15 – Usa valutano raid contro arsenali talebani – Il governo degli Stati Uniti sta valutando attacchi aerei per distruggere i maggiori arsenali di armi americane finite in mano ai talebani dopo il collasso dell’esercito afghano, che le aveva in dotazione. Lo ha riferito a Reuters – riporta Axios – un funzionario statunitense. “Tutto quello che non è stato distrutto ora è in mano ai talebani”, ha sottolineato il funzionario.

Ore 07,30 – Talebani: “Ruolo importante Cina” – Suhail Shaheen, portavoce dei talebani, ha dichiarato ai media statali cinesi che Pechino ha svolto un ruolo costruttivo nel promuovere la pace e la riconciliazione in Afghanistan ed è benvenuta a contribuire alla ricostruzione del Paese. “La Cina è un grande paese con un’economia e una capacità enormi, penso che possa svolgere un ruolo molto importante nella ricostruzione e nella riabilitazione dell’Afghanistan”, ha detto Shaheen alla televisione Cgtn in un’intervista.

Ore 05,00 – Nato: più di 18mila evacuati da Kabul da domenica – Più di 18.000 persone sono state evacuate dall’aeroporto di Kabul da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale afghana. Lo ha riferito un funzionario della Nato all’agenzia di stampa Reuters.

Ore 03,00 – Onu avverte: i talebani cercano collaboratori Onu porta a porta – Un report delle Nazioni Unite avverte che i talebani stanno intensificando la ricerca di persone che hanno lavorato con le forze statunitensi e della Nato e stanno muovendosi “porta a porta” per trovarle. Il rapporto confidenziale – fornito dai consulenti di valutazione delle minacce delle Nazioni Unite e visionato da numerosi media – afferma che il gruppo islamista ha “liste di priorità” di individui che vuole arrestare e sta minacciando di uccidere o arrestare i familiari se i ricercati non danno stessi. Leggi l’articolo integrale.

Giovedì 19 agosto, ore 23,30 – Amnesty: “A luglio massacro brutale a opera dei talebani nel Malistan” – L’ong Amnesty International ha pubblicato un rapporto che accusa i talebani di aver commesso un massacro “brutale” il mese scorso contro membri del gruppo etnico hazara, di lingua persiana, nel villaggio di Mundarakht, distretto del Malistan, a sud-ovest di Kabul. Amnesty cita testimoni secondo cui i talebani hanno ucciso 6 uomini e ne hanno torturati altri 3 a inizio luglio 2021. “La brutalità a sangue freddo di questi omicidi è un promemoria del passato dei talebani e un orribile indicatore di ciò che potrebbe portare il governo dei talebani”, ha detto in una nota Agnes Callamard, segretario generale di Amnesty International.

Ore 22,00 – Erdogan: “Sediamoci al tavolo coi talebani. Non saremo deposito Ue per migranti” – Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, apre al dialogo con i talebani: “I nostri sforzi sono innanzitutto diretti alla stabilità e sicurezza dell’Afghanistan. Se sarà necessario, quando i talebani avranno nominato un governo potremmo avere degli incontri e in caso stabilire un’agenda comune”, ha dichiarato. La Turchia è presente in Afghanistan dal 2002 e collabora al mantenimento della sicurezza dell’aeroporto insieme ad altri Paesi Nato dal 2015. Erdogan ha anche avvertito che il suo Paese non ha nessuna intenzione di diventare “il deposito dell’Unione europea per i migranti”.

LEGGI ANCHE: “I talebani ci danno la caccia per ucciderci”: storie di chi aveva scelto la democrazia in Afghanistan

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