I talebani si riprendono l’Afghanistan: “La guerra è finita”. Ma è caos all’aeroporto di Kabul per fuggire: 7 morti. Biden: “Dovevamo battere il terrorismo, non costruire una nazione”
L’Afghanistan torna nelle mani dei talebani vent’anni dopo
Vent’anni esatti dopo l’inizio della guerra, l’Afghanistan è tornato nelle mani dei talebani. Nella serata di ieri, domenica 15 agosto 2021, il gruppo fondamentalista islamico ha preso il controllo della capitale Kabul, al culmine di una rapida avanzata in tutto il Paese. “Daremo servizi e serenità a tutta la nazione”, annuncia il Mullah Baradar Akhund. Il presidente afghano Ashraf Ghani è fuggito all’estero e ha ammesso: “I talebani hanno vinto”. L’Afghanistan torna così a essere una teocrazia: l’Emirato islamico dell’Afghanistan, così come era stato dal 1996 al 2001. Intanto all’aeroporto di Kabul è il caos, con centinaia di civili afghani che cercano di imbarcarsi sui voli che stanno lasciando il paese: le immagini sono impressionanti e si segnalano alcuni morti. Intorno alle 14,30 di oggi è atterrato a Fiumicino l’aereo dell’Aeronautica per il rimpatrio di circa una cinquantina di italiani. Evacuata l’ambasciata Usa a Kabul, mentre la Cina fa sapere di essere pronta a “relazioni amichevoli” coi talebani. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 16 agosto, aggiornate in tempo reale.
Afghanistan, le ultime notizie in diretta
Ore 22 – Parla Biden: “Non potevamo più morire per l’Afghanistan. Dovevamo battere il terrorismo, non costruire una nazione. Il popolo afghano si è arreso” – “Non volevamo costituire uno Stato democratico in Afghanistan ma fare un’operazione antiterrorismo”: così ha detto il presidente Usa Joe Biden nell’atteso discorso pronunciato alla Casa Bianca. “Soldati americani non potevano più morire in una guerra che Kabul non sa combattere” ha proseguito. “Abbiamo dato tutti gli strumenti, ma non possiamo dare la volontà di combattere”. “Ho ereditato un piano da Trump”, dice Biden. “La nostra missione in Afghanistan era prevenire un attacco terroristico. Dovevo scegliere – ha aggiunto – tra rispettare un accordo ereditato dal presidente Trump o continuare a combattere i Talebani”. Il presidente ha riconosciuto che il mondo sta assistendo a un “rapido collasso” ma ha ribadito che la missione degli Stati Uniti “non è mai stata quella di costruire una nazione. Abbiamo dato al governo afghano ogni strumento per decidere il loro futuro”. QUI il discorso integrale
Ore 20,34 – colloqui tra talebani ed ex presidente Karzai – Amur Khan Mutaqi, il comandante talebano incaricato di gestire i rapporti con i funzionari delle vecchie autorità afghane arresesi agli insorti, è giunto a Kabul e ha avuto un colloquio con il “consiglio di coordinamento” creato dall’ex presidente Hamid Karzai insieme al vicepresidente Abdullah Abdullah e all’ex capo dei mujaheddin Gulbuddin Hekmatyar. Lo riferisce Tolo News.
Ore 19,26 – Merkel, missione 20 anni fallita, tutti abbiamo valutato male situazione – La missione Nato in Afghanistan, durata 20 anni, “non è stata un successo”. Lo ha detto Angela Merkel in una conferenza stampa a Berlino, convocata per riferire sulla crisi in Afghanistan. “Abbiamo valutato male la situazione, tutta la comunità internazionale l’ha valutata in modo erroneo”, ha ammesso la cancelliera tedesca di fronte ai giornalisti accorsi alla cancelleria federale. “Attacchi come quelli di Al Qaeda dell’11 settembre che erano partiti dell’Afghanistan oggi non sono possibili”, così ancora Merkel, “e tuttavia gli sviluppi che ci eravamo preposti non si sono realizzati evidentemente come avevamo sperato”. A detta della cancelliera, “ci vorrà molto più tempo di quello che speravamo, non è stata un’esperienza coronata dal successo”.
Ore 19,03 – Colloquio Johnson-Macron, ‘ora un G7’ – Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha avuto un colloquio con il presidente francese, Emmanuel Macron, sulla situazione in Afghanistan e ha manifestato l’intenzione di convocare un vertice del G7 dedicato alla crisi nel Paese asiatico. Lo riferisce una nota di Downing Street. I due leader, aggiunge la nota, hanno anche concordato sull’opportunità che Gran Bretagna e Francia lavorino insieme nell’ambito del Consiglio di Sicurezza Onu, anche con un’eventuale risoluzione congiunta.
Ore 19 – Audio Esclusivo, due cooperanti afghani a TPI: “I Taliban ci uccideranno, voi italiani vi siete messi in salvo e ci avete lasciato qui” – Sentite le loro parole dopo che il gruppo fondamentalista islamico ha preso il controllo della capitale Kabul. AUDIO
Ore 18,30 – Biden torna alla Casa Bianca e parla alla Nazione – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlerà oggi pomeriggio alle 15.45, le 21.45 in Italia, dell’Afghanistan. Lo ha annunciato lo stesso presidente in un tweet, mentre la Casa Bianca ha riferito che Biden lascerà la residenza di Camp David e arriverà a Washington alle 13 ora locale, le 19 in Italia.
Ore 18,27 – Aeroporto di Kabul: almeno 7 morti – Sono almeno 7 le vittime del caos all’aeroporto della capitale mentre centinaia di persone tentavano di entrare con la forza a bordo di un aereo in partenza da Kabul.
Ore 18:23 – Il 24/8 audizione Di Maio-Guerini in Parlamento – Si terrà martedì 24 agosto l’audizione dei ministri Lorenzo Guerini e Luigi Di Maio, davanti alle commissioni Difesa e Esteri della Camera e del Senato che saranno riunite in seduta congiunta. Lo ha stabilito, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, l’ufficio di presidenza della commissione Esteri riunita informalmente dal presidente Piero Fassino.
Ore 18 – Truppe turche e Usa stanno sgomberando aeroporto – Le truppe statunitensi e turche, insieme ai loro partner internazionali, stanno sgomberando l’aeroporto di Kabul dai numerosi cittadini afghani che le stanno affollando nella speranza di riuscire ad abbandonare il Paese. Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, John Kirby.
Ore 17:57 – Usa: Pentagono conferma 2 armati uccisi ad aeroporto Kabul – Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha confermato la morte di due uomini armati uccisi dalle truppe Usa all’aeroporto di Kabul. Secondo le prime informazioni, un militare statunitense è rimasto ferito. Non ci sono elementi che lasciano pensare che le due persone uccise fossero talebani, ha aggiunto Kirby, che ha parlato di “diversi incidenti all’aeroporto con persone che hanno aperto il fuoco sulle truppe Usa”. “Le forze Usa risponderanno in modo adeguato a ogni minaccia o attacco”, ha detto ancora Kirby.
Ore 17, 45 – Berlusconi, ritiro grave errore, ora Nato agisca. – “Le drammatiche immagini che giungono da Kabul ci riempiono di angoscia e di amarezza. L’Occidente non può limitarsi ad assistere rassegnato al trionfo dei suoi nemici, dell’integralismo islamico che sta riportando l’Afghanistan ai periodi più oscuri della sua storia”. E’ il commento di Silvio Berlusconi alla rapidissima avanzata dei talebani e alla caduta della capitale afghana. “Vent’anni di sacrifici e di sangue versato per garantire a quel grande Paese stabilità e sicurezza sono vanificati da un disimpegno che si è rivelato frettoloso e non preparato”, rimarca il presidente di Forza Italia, che riconosce che “dopo la decisione americana di ritirarsi, decisa dall’amministrazione Trump e confermata da quella Biden, non c’era alcuna possibilità per gli altri paesi, come l’Italia, di rimanere”. Nel rivolgere un ringraziamento “ai nostri soldati, ai nostri diplomatici, a tutti i connazionali impegnati nella vicenda afgana, per come hanno gestito la presenza italiana in questo ventennio ed anche quest’ultima fase drammatica”, Berlusconi sottolinea dunque che “mai come ora l’Occidente avrebbe bisogno di una leadership esperta ed autorevole, in grado di dare una risposta non rassegnata a quello che sta accadendo. Questo ritiro prematuro è stato un grave errore – ribadisce – ma non fare nulla ora sarebbe ancora più grave. La Nato non può permetter che l’Afghanistan torni a costituire un pericolo per la sicurezza della regione e dell’intero Occidente, né può permettere che i diritti faticosamente acquisti dal popolo afgano in questi anni siano cancellati dall’integralismo e dalla violenza”.
Ore 17 – Aeroporto Kabul, soldati Usa uccidono 2 armati – I militari statunitensi che stanno gestendo l’evacuazione del personale diplomatico americano all’aeroporto di Kabul hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco due uomini armati che si erano avvicinati loro. Lo riferisce un funzionario Usa al New York Times.
Ore 16,30 – Guterres: “Utilizzare tutti gli strumenti contro la minaccia terroristica” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha invitato il Consiglio di sicurezza Onu a “utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per reprimere la minaccia terroristica globale in Afghanistan” e garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali. “Stiamo ricevendo notizie agghiaccianti di gravi restrizioni ai diritti umani in tutto il Paese. Sono particolarmente preoccupato per i resoconti delle crescenti violazioni dei diritti umani contro le donne e le ragazze dell’Afghanistan”, ha detto Guterres al consiglio di 15 membri. “Non possiamo e non dobbiamo abbandonare il popolo afghano”, ha sottolineato.
Ore 15,50 – Medico afghano arrivato in Italia: “Paura per chi rimane, i talebani li uccideranno” – “Ho paura per chi ha lavorato con noi e ora sta per morire. I talebani li cercano casa per casa. Abbiamo lasciato in Afghanistan migliaia di persone che adesso rischiano la vita. La situazione è gravissima, la comunità internazionale li salvi”. È lo sfogo uno degli afghani arrivati oggi col volo da Kabul a Fiumicino.
Ore 15,30 – Media indiani: “Ghani è in Oman, diretto in Usa” – L’ormai ex presidente afghano Ashraf Ghani si trova in Oman, ed è diretto verso gli Stati Uniti, dopo che gli è stato negato l’atterraggio in Tagikistan. Lo riferisce la stampa indiana.
Ore 15,00 – Draghi: “Al lavoro con l’Ue per una soluzione. Proteggeremo gli afghani che hanno collaborato con la nostra missione” – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ringrazia le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan. Lo rende noto Palazzo Chigi. “L’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione”, sottolinea Draghi. Il premier, si legge nella nota, “è in continuo contatto con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani, e in particolare quelli delle donne”.
Ore 14,30 – Atterrato a Fiumicino l’aereo con a bordo gli italiani – È atterrato all’aeroporto di Fiumicino il volo dell’Aeronautica militare con a bordo circa 70 persone di rientro dall’Afghanistan. Si tratta di circa 50 unità del personale diplomatico italiano e di una ventina di ex collaboratori afghani. Per tutti ora scattano le procedure previste, a partire dal tampone molecolare a opera di personale della Croce Rossa.
Ore 14,00 – Merkel: “Volevamo un Paese democratico, non ci siamo riusciti” – “Volevamo costruire un Paese dotato di una struttura democratica, non ci siamo riusciti. Non c’è stato alcun collegamento tra le forze armate afghane e il popolo, non ha funzionato come pensavamo”. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Bisogna guardare anche ad altro: cosa si può ottenere intervenendo in questo modo? Come possiamo incidere sull’ordinamento politico in altri paesi? La decisione di ritirarsi ha innescato una sua dinamica. Per molti che credevano nella democrazia e nella libertà, soprattutto per le donne, questi sono eventi molto amari”.
Ore 12,45 – Iran, il presidente Raisi: “Fallimento Usa opportunità per la pace” – Il presidente iraniano Ebrahim Raisi auspica una riconciliazione nazionale nel vicino Afghanistan. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, Raisi ha affermato che l’Iran sosterrà gli sforzi per ripristinare la stabilità in Afghanistan come prima priorità. Il presidente ha definito l’Iran “un fratello” e ha bollato il ritiro delle truppe occidentali come un “fallimento militare” che dovrebbe “trasformarsi in un’opportunità per ripristinare la vita, la sicurezza e una pace stabile”.
Ore 12,30 – Talebani raccolgono armi dai civili – I combattenti talebani a Kabul stanno iniziando a raccogliere armi dai civili. “Sappiamo che le persone conservavano le armi per la sicurezza personale. Ora possono sentirsi al sicuro. Non siamo qui per danneggiare civili innocenti”, ha dichiarato un funzionario talebano all’agenzia di stampa Reuters.
Ore 12,00 – Pakistan: “Alla regione serve stabilità” – Shah Mehmood Qureshi, ministro degli Esteri del Pakistan, ha incontrato nella capitale pakistana Islamabad una delegazione di leader politici afghani. “La regione non può permettersi una continua instabilità in Afghanistan, che avrebbe un impatto negativo sull’obiettivo di una regione pacifica e connessa”, si legge in una nota del ministro, che auspica “il continuo impegno della comunità internazionale negli sforzi per una pace e una stabilità durature in Afghanistan”. Della delegazione afghana fa parte, tra gli altri, il presidente della Camera bassa del parlamento Mir Rehman Rehmani.
Ore 11,30 – Kabul, tre corpi trovati morti a terra: erano aggrappati a un aereo – Secondo l’agenzia di stampa afghana Asvaka, persone residenti vicino all’aeroporto di Kabul hanno riferito di aver trovato i corpi di tre giovani a terra, caduti da un aereo in fase di decollo al quale si erano aggrappati nel disperato tentativo di lasciare l’Afghanistan.
Ore 11,20 – Cina pronta a “relazioni amichevoli” coi talebani – La Cina si dice disposta a sviluppare “relazioni amichevoli” con i talebani dopo che il gruppo armato avrà preso il controllo dell’Afghanistan. Lo ha detto ai giornalisti la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying. “La Cina rispetta il diritto del popolo afghano di determinare in modo indipendente il proprio destino ed è disposta a continuare a sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione con l’Afghanistan”, ha spiegato la portavoce.
Ore 10,15 – I talebani: “La guerra è finita” – “Grazie a Dio la guerra è finita”. Lo ha dichiarato all’emittente araba Al Jazeera un portavoce dell’ufficio politico dei talebani, Mohammad Naeem. “Abbiamo raggiunto ciò che stavamo cercando: la libertà del nostro Paese e l’indipendenza del nostro popolo”, ha aggiunto il portavoce. “Non permetteremo a nessuno di usare le nostre terre per prendere di mira nessuno e non vogliamo danneggiare gli altri”. Un altro leader talebano ha dichiarato in via anonima all’agenzia di stampa Reuters che l’organizzazione attenderà che le forze straniere se ne siano andate dall’Afghanistan prima di dar vita a una nuova struttura di governo. Il leader ha sottolineato che ai combattenti talebani è stato “ordinato di consentire agli afghani di riprendere le attività quotidiane e di non fare nulla per spaventare i civili”.
Ore 09,40 – Caos e spari all’aeroporto di Kabul: ci sono dei morti – Alcune persone sono morte all’aeroporto di Kabul in una situazione di caos generale, con centinaia di persone che tentano di salire sugli aerei in partenza dall’Afghanistan. Secondo il Wall Street Journal, le vittime sono 3, uccise da colpi d’arma da fuoco. “Testimoni hanno riferito di aver visto i corpi insanguinati stesi a terra appena fuori dall’edificio del terminal. I funzionari del Comando Centrale degli Stati Uniti non sono stati immediatamente disponibili per un commento”, scrive il quotidiano statunitense. L’agenzia di stampa britannica Reuters, invece, parla di 5 morti, aggiungendo che non è chiaro se le vittime siano state uccise da colpi di arma da fuoco o schiacciate nella calca.
Ore 09,00 – I talebani: “Daremo servizi e serenità all’Afghanistan” – Il Mullah Baradar Akhund, numero due dei talebani nella capitale dell’Afghanistan, ha diffuso un video-messaggio: “Daremo servizi alla nostra nazione, daremo serenità a tutta la nazione, andremo il più lontano possibile per il miglioramento delle loro vite”, dice, ripreso seduto tra un gruppo di altri combattenti. “Il modo in cui siamo arrivati è stato inaspettato, perché abbiamo raggiunto una posizione che non era prevista”.
Ore 08,00 – Atteso nel primo pomeriggio il volo di rimpatrio degli italiani – È atteso per il primo pomeriggio di oggi il volo dell’Aeronautica militare italiana che consentirà a circa un centinaio di italiani che erano in Afghanistan di fare rientro in patria. L’aereo arriverà a Roma.
Ore 07,00 – Aeroporto Kabul, soldati Usa sparano in aria – Soldati americani sparano in aria all’aeroporto di Kabul, dove migliaia di afghani hanno invaso le piste nel tentativo di fuggire dal loro Paese dopo che i talebani hanno preso il potere. Lo ha riferito un testimone all’agenzia di stampa Afp. “Ho molta paura. Sparano colpi in aria. Ho visto una ragazza che veniva schiacciata e uccisa”, ha detto il testimone.
Ore 05,00 – La Russia non evacua l’ambasciata in Afghanistan – La Russia non evacuerà la sua ambasciata a Kabul. Lo hanno riferito fonti diplomatiche all’agenzia di stampa Ria-Novosti: “L’evacuazione dell’ambasciata non è in programma”, ha detto Zamir Kabulov, inviato speciale di Putin per l’Afghanistan. “Sono in contatto con l’ambasciatore che sta lavorando e segue glia viluppi degli eventi”. Secondo il diplomatico i talebani avrebbero garantito a Mosca la sicurezza della sede diplomatica.
Ore 03,00 – Ammainata la bandiera Usa dall’ambasciata americana a Kabul – Gli Stati Uniti hanno ammainato la bandiera sulla loro ambasciata a Kabul e hanno trasferito quasi tutto il personale all’aeroporto, dove le forze statunitensi stanno assumendo il controllo della sicurezza per garantire le partenze degli americani e degli altri occidentali dalla capitale afghana ormai in mano dei talebani.
DOMENICA 15 AGOSTO – Ore 23,00 – Decollato il volo di rimpatrio degli italiani – “In questo momento il volo dell’Aeronautica militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”. Lo ha riferito il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, a RadioUno Rai. A bordo dell’aereo ci sono un centinaio di italiani. Di Maio ha aggiunto che nei prossimi giorni verranno effettuati altri collegamenti e che a Kabul l’Italia manterrà un “presidio diplomatico” in aeroporto.
Ore 22,00 – Afghanistan, bandiera dei talebani sul palazzo presidenziale di Kabul – La bandiera dei talebani sventola sul palazzo presidenziale di Kabul. Il portavoce dei fondamentalisti islamici ha dichiarato ad Al Jazeera: “Abbiamo raggiunto ciò che volevamo: la libertà e l’indipendenza per il nostro Paese. Presto saranno chiari il tipo di governo e le forme del regime in Afghanistan.
Ore 21,00 – Afghanistan, l’ex presidente Ghani: “I talebani hanno vinto” – Ashraf Ghani, ormai ex presidente dell’Afghanistan, fuggito all’estero in una località segreta, ha scritto un messaggio su Facebook: “I talebani hanno vinto e ora sono responsabili dell’onore, della proprietà e della tutela dei loro connazionali”. Ghani ha osservato che “innumerevoli patrioti sarebbero stati martirizzati e la città di Kabul sarebbe stata distrutta” se fosse rimasto nel Paese.