Afghanistan, bombardamenti dei talebani contro la resistenza del Panshir
Oggi, dopo la preghiera del venerdì, i talebani dovrebbero annunciare la formazione di un governo islamico in Afghanistan, a pochi giorni dalla fine del ritiro delle forze di Stati Uniti dal paese. A guidare la nuova formazione sarebbe il mullah Abdul Ghani Baradar, a capo dell’ufficio politico dei talebani, negoziatore dei colloqui a Doha in Qatar, guiderà il nuovo governo afghano. Il mullah Mohammad Yaqoob, figlio del Mullah Omar, e Sher Mohammad Abbas Stanekzai avranno posizioni di rilievo nell’esecutivo.
Abdul Ghani Baradar è nato nel 1968 nel villaggio Weetmak della provincia del sud Uruzgan, è cresciuto a Kandahar. È uno dei negoziatori di Doha e co-fondatore dei talebani, insieme al mullah Mohammed Omar, morto nel 2013. Come molti afgani, la sua vita è stata segnata dall’invasione sovietica nel 1979, facendolo diventare un mujaheddin, un combattente islamico fondamentalista. Ha combattuto in diversi conflitti, fino alla fondazione del movimento talebano nel 1994.
Nel 2010 è stato arrestato dalle forze di sicurezza in Karachi, Pakistan. Era caduto in un’operazione contro i ribelli talebani. Tuttavia, a ottobre del 2018, è stato liberato su richiesta degli Stati Uniti per fare parte dei colloqui di pace per l’Afghanistan. La voce di Baradar è sempre stata una delle più ascoltate nel settore militare e politico talebano. Ed è per questo che ha ottenuto la nomina di capo dell’ufficio politico in Qatar.
Nel frattempo, la provincia del Panjshir a nord di Kabul continua a essere contesa e area di guerra. Compresa in una lunga e stretta valle, la provincia è difesa da ex soldati e membri delle forze di sicurezza afgane, che negli ultimi mesi hanno trovato rifugio nella zona e si sono uniti agli abitanti che non accettano il regime talebano.
Le negoziazioni, volute dai talebani, non hanno portato a nulla: “Il Fronte Nazionale della Resistenza dell’Afghanistan (NRF) ha cercato di trovare un terreno comune per i problemi fondamentali dell’Afganistan, inclusi i diritti del popolo, la democrazia e la partecipazione paritaria. I talebani hanno proposto a membri della NRF ruolo all’interno del nuovo governo. La leadership NRF ha respinto tali proposte in quanto non perseguiamo interessi personali e non cerchiamo una parte del governo”, lo si legge in un comunicato della Nrf.
“I talebani hanno anche dichiarato di aver circondato Panjshir a causa del fallimento della negoziazione, preparandoci per un attacco. La verità è che i talebani hanno lanciato il loro primo attacco quattro giorni prima del fallimento della negoziazione e su almeno due fronti: il Khawak Pass e l’ingresso della Val Panjshir”.