Afghanistan, si continua a combattere a Ghazni: 100 militari uccisi negli scontri con i Taliban
Nella città a 200 chilometri da Kabul, la capitale, i civili sono intrappolati senza cibo e acqua. L'allarme di Emergency: "È necessario aprire vie sicure per permettere alla popolazione di mettersi in salvo"
Almeno cento membri delle forze di sicurezza afghane sono stati uccisi negli scontri con i Taliban, avvenuti giovedì 9 agosto, per il controllo della città orientale di Ghazni. Oltre ai cento militari, “ci sono anche tra i venti e i trenta civili che hanno perso la vita”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Tariq Shah Bahrami, nel corso di una conferenza stampa.
Tra i Taliban, “hanno perso la vita 194 combattenti tra cui dodici comandanti. I feriti sono stati 147”, ha aggiunto il comandante.
Solo nella giornata di lunedì 13 agosto, sono stati effettuati nove raid aerei, ha dichiarato Bahrami. Nella città lo scontro a fuoco continua ma è difficile dare notizie certe sull’avanzare dei due schieramenti.
L’attacco a Ghazni, che si trova a meno di 200 chilometri a sud di Kabul, è iniziato lo scorso giovedì: la città era stata colpita durante la notte e, nelle fasi iniziali degli scontri, i Taliban avevano annunciato di essere riusciti a prenderne il controllo. Il portavoce degli insorti, Zabihullah Mujahid, aveva dichiarato in un comunicato che “centinaia di mujaheddin equipaggiati con armi pesanti hanno sequestrato posti di blocco e stazioni di polizia nella città”.
Nelle ore successive il governo di Kabul aveva smentito le notizie che parlavano di una vittoria dei Taliban, anche se il vicecapo del consiglio provinciale Amanullah Kamrani, sentito da Afp, aveva detto che solo il quartier generale della polizia e gli uffici governativi erano “sotto controllo. Il resto è nelle mani dei Taliban”.
Il governo continua ad affermare di avere il controllo delle principali strutture della città ma gli abitanti forniscono un quadro diverso, raccontando che i Taliban si aggirano per le strade e che ordinano alla popolazione di abbandonare le proprie abitazioni.
Smentiscono anche i cronisti e testimoni sul posto, secondo i quali i Taliban “controllano diversi checkpoint e hanno iniziato l’attacco alla sede del governatore”. I soccorritori “hanno recuperato 100 corpi ma altri cadaveri giacciono sulle strade”.
“L’ospedale di Emergency a Kabul ha ricevuto ieri 20 feriti, ma temiamo che la maggior parte sia rimasta bloccata a Ghazni senza poter ricevere nessun aiuto”, ha detto domenica 12 agosto Dejan Panic, coordinatore del programma Afghanistan.
“Emergency ha un posto di primo soccorso in città, che negli ultimi anni ha ricevuto un numero sempre crescente di feriti, ma a oggi non siamo ancora riusciti a parlare con i nostri colleghi”. L’organizzazione umanitaria ha chiesto il rispetto della popolazione civile e l’apertura di vie sicure per permettere ai feriti di lasciare la città e ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno.