Il governo afghano riconquista Kunduz dai Taliban
Durante la notte sarebbe avvenuta l'operazione militare per liberare la città, da lunedì sotto il controllo dei Taliban
Le forze speciali del governo afghano hanno reso noto di aver ripreso il controllo di Kunduz, una delle più grandi città afghane situata nel nord del Paese, cacciando i Taliban che avevano conquistato la città lunedì 28 settembre, giorno del primo anniversario dalla presa di potere del Presidente Ashraf Ghani. Contrastanti le informazioni provenienti dal fronte dei ribelli, che hanno dichiarato di mantenere ancora il controllo su gran parte della città.
Il generale Murad Ali Murad, vicecomandante delle forze armate del Paese, ha dichiarato che l’azione sarebbe stata condotta dalle forze speciali afghane con l’aiuto dei militari della Nato, ancora presenti nel territorio.
L’offensiva governativa sarebbe iniziata verso le 23 locali, con l’infiltrazione dei militari in diversi punti strategici della città da cui avrebbero lanciato diversi attacchi simultanei provocando l’uccisione di centinaia di Taliban e la fuga dei sopravvissuti. La riconquista del centro di Kunduz, secondo quanto dichiarato dal capo della polizia locale Mohammad Qasim Janghalbagh, sarebbe avvenuta intorno alle 4 del mattino.
Gli insorti negano la riconquista della città e replicano che “la bandiera dei Taliban sventola ancora sulla città”. Un portavoce dei ribelli ha riferito che i mujaheddin – i combattenti estremisti – avrebbero assistito all’infiltrazione delle truppe nemiche e alle 9 del mattino avrebbero cominciato ad attaccare costringendo i militari governativi alla fuga.
Nei giorni scorsi ci sono state anche segnalazioni di combattimenti nella vicina provincia di Baghlan e in alcuni quartieri est di Kunduz. I Taliban hanno anche affermato di tenere sotto controllo un distretto nella provincia occidentale di Farah.
Secondo il giornalista della Bbc Dawood Azami, i Taliban starebbero tentando di aprire più fronti per distogliere l’attenzione dei militari afghani da Kunduz.
La regione del Nord, ricca di risorse minerarie, è anche un’ importante fonte di rifornimento alimentare per il Paese e la città di Kunduz rappresenta il centro strategico di snodo di tutti i trasporti dell’area.
Gli episodi di violenza e gli attacchi terroristici si sono moltiplicati nel Paese da quando la Nato ha concluso la sua missione in Afghanistan nel mese di dicembre, lasciando un contingente di 13mila militari utilizzato per le operazioni di addestramento e di lotta al terrorismo.
Quasi 10mila di questi soldati sono americani e la crisi provocata dagli estremisti pare abbia accresciuto i dubbi di Washington sul piano di far lasciare il Paese alla maggior parte di essi.